Piccole rocce e grandi vette al Messner Mountain Museum Firmian

Una lunga teoria di vette, valichi, valli, ghiacciai, dal più orientale degli «ottomila», il Kangchenjunga, fino al Nanga Parbat, il più occidentale dei giganti nella catena del Karakorum.
Costruito in circa 2 mila ore di lavoro dall’ingegnere bavarese Wolfgang Pusch, un grandioso plastico delle montagne himalayane arricchisce da quest’anno il Messner Mountain Museum Firmian, sopra Bolzano, e con un’esposizione di splendide fotografie in bianco e nero sull’arrampicata nella «Svizzera Sassone» dà forma alla mostra Piccole rocce, grandi montagne.

Il plastico, che riproduce fedelmente le vette, i ghiacciai, le morene della più alta catena montuosa del mondo, è stato presentato dallo stesso Messner affiancato dalla figlia Magdalena (che dirige il museo) e dall’autore.
Accanto all’opera, che permette al visitatore di «esplorare» i versanti e le cime più alte del pianeta, le foto che documentano lo straordinario livello di difficoltà raggiunto in arrampicata - sulle cime di arenaria della Valle dell’Elba, in Germania - da Bernd Arnold, alpinista che fino al dissolvimento della Ddr è rimasto di fatto sconosciuto nel mondo occidentale. A lui è dedicata la mostra temporanea di quest’anno al Museo Firmian.

«L’alpinismo - ha sottolineato Messner nella presentazione - è un fatto culturale, non solo sportivo: la relazione fra la natura dell’uomo e la natura selvaggia. E sulle rocce Sàssoni è iniziata l’arrampicata 150 anni fa, raggiungendo l’ottavo grado prima che sulle Alpi».

Un filo comune, l’alpinismo come espressione culturale ed esistenziale, unisce quindi, idealmente, le formazioni di arenaria della valle dell’Elba agli ottomila. «Si tratta di due discipline diverse - viene spiegato - ma per entrambe è centrale il rapporto di forza che si instaura tra l’uomo e la montagna».

Si apre così la nuova stagione al Museo Firmian, ma non mancano gli appuntamenti negli altri musei del circuito. A partire dal 27 giugno, quando Reinhold Messner condurrà i suoi yak all’alpeggio a malga Madriccio, e alle 15 lo si potrà incontrare al Museum Ortles a Solda. Poi l’«Incontro sulla vetta» con lui il 22 luglio, il 19 agosto e il 9 settembre sull’altopiano di Plan de Corones che ospita l’omonimo Messner Mountain Museum, e i «dialoghi attorno al fuoco» il 15 agosto.

Al Museo Firmian, alle 21, Messner racconterà la sua vita e risponderà alle domande dei presenti. Infine, la Festa dei popoli della montagna il 18 agosto, fine settimana con canti, cucina, tavole rotonde con ospiti e lo stesso Messner al Museo Ripa a Brunico.

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