«Biennale democrazia»: analisi di un'epoca di cambiamenti

«Biennale democrazia», la kermesse torinese di incontri ad alto tasso di cultura e sensibilità sociale e filosofica quest’anno avrà come tema i «Passaggi». La manifestazione, seguita da migliaia di spettatori che si mettono in coda ad ogni appuntamento, si terrà dal 25 al 29 marzo.
Passaggi è inteso come il cambiamento in atto che tutti avvertiamo su più fronti: le trasformazioni sociali, economiche, politiche e scientifiche che corrono sempre più veloci e per le quali, in molti casi, non abbiamo ancora modelli interpretativi.

«Come sempre, la nostra è un’epoca di trasformazioni - ha detto oggi il presidente Gustavo Zagrebelsky - ma oggi la velocità dei cambiamenti in molti casi sembra travolgere le certezze e rendere vane le speranze, persino impedire la comprensione della vita in cui siamo immersi. Cercheremo di analizzare i vari tipi di ‘passaggì che stiamo vivendo - ha aggiunto - quelli subiti, quelli voluti e quelli cercati».

Molti incontri in programma rifletteranno sulla nostra storia e sulla politica considerando i cento anni dalla Prima Guerra Mondiale e i 70 dalla liberazione dal fascismo e dall’occupazione fascista.

Per il sindaco Piero Fassino anche questa Biennale, «uno degli appuntamenti più attesi nel cartellone culturale di Torino in questo anno di Expo», sarà una sorta di richiamo alla cultura nella sua funzione più profonda, quella di indicare una strada, offrire prospettive per dare un senso agli accadimenti«. »Anche quest’anno, grazie alla sinergia tra pubblico e privato riusciamo a portare in città questa manifestazione straordinaria - ha detto Fassino - che porterà a Torino pensatori ed esperti da tutto il mondo, a conferma di una vocazione culturale e cosmopolita sempre più marcata. Il tema è molto significativo e in grado di attirare e coinvolgere i più giovani».

Ad inaugurare il programma saranno il 25 marzo una lectio di Claudio Magris sull’Europa della cultura e uno spettacolo di e con Ezio Mauro al Teatro Regio,"Thyssen Opera sonora".

Tra gli intellettuali attesi a Torino il costituzionalista della Hong Kong University, Benny Tai Yiu-Ting, ispiratore del movimento Umbrella Revolution; Saskia Sassen, sociologa americana esperta di globalizzazione; Colin Crouch, politologo noto per aver coniato il concetto di postdemorazia.

E, ancora, Luciano Canfora, Massimo Cacciari, Carlo Ossola che rifletterà sulla cultura in Europa dopo la tragedia di Charlie Hebdo, Francesco Piccolo, Michela Murgia, Gianrico Carofiglio.
Biennale democrazia ricorderà anche Stephane Hessel, morto nel 2013 e autore del pamphlet "Indignatevi!", che ispirò il movimento degli Indignati e che stamani in conferenza stampa è stato distribuito ai presenti.

Barbara Beccaria [Ansa]

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