Mostra e video sull'Africa a palazzo Lodron

Nella cornice storica del sito archeologico di Palazzo Lodron (nell'omonima piazza al civico 31) di proprietà della Volksbank, è allestita una mostra di arte africana.

Le opere sono tutte di proprietà dell'impreditore trentino Umberto Knycz che da oltre 40 anni esplora l'Africa con una passione particolare per una popolazione del Mali: i Dogon. La loro arte è la più raffinata di tutto il continente e noterete come le statue Dogon abbiano ispirato chiaramente Picasso e Modigliani.

Giovedì 29 gennaio, alle 20.30 (ingresso libero), è in programma la proiezione di un video (un'ora circa) frutto delle riprese e fotografie scattate da Umberto Knycz nei suoi innumerevoli viaggi in Africa (montaggio a cura di Loris Tasin). "Mauritania, la natura con le sue bellezze, l'antica cultura e i suoi tesori" è il titolo di questo affascinante viaggio per immagini in un Paese dalle mille sfaccettature.

Nel corso del mese di febbraio seguiranno altre due serate con la proiezione di altri filmati sull’Africa.

La proposta espositiva visitabile a palazzo Lodron va oltre l’aspetto estetico e consente di apprendere qualcosa di più. Chi ammira un’opera africana è per lo più portato a pensare e quindi a ritenere, che sia l’espressione "primitiva" e spontanea di un qualche anonimo spirito.
Non è così: è piuttosto la rappresentazione di divinità, volti di donne e uomini, maschere, oggetti che mettono in contatto il mondo terreno con una dimensione invisibile.
Sono questi e altri ancora i tasselli che compongono lo sguardo grande dell’esposizione.

La bellezza per i Dogon è qualcosa di "creato" dall’artista e "per paradosso" si potrebbe dire che l’opera non consiste in ciò che si vede ma in ciò che intende trasmettere per analogia simbolica. Si possono osservare feticci, realizzati artigianalmente partendo da ciò che la natura offre, come tronchi, pietre, pelli di animali, manifestazioni di pratiche magiche, raffiguranti spiriti o antenati. Tante le maschere da ammirare.
Maschere che assumono un proprio significato solo quando indossata nel rituale. Presso i Dogon nelle danze le indossano sempre e solo gli uomini.

I Dogon sono una popolazione africana del Mali, circa 240.000 persone che occupano la regione della falesia di Bandiagara a sud del fiume Niger e alcuni territori attigui al Burkina Faso. Vivono in 250 villaggi tradizionali.

Sull’origine di questo popolo e della loro migrazione dalla zona dei Mande, a sud ovest di Bandiagara, si narrano leggende di vario genere e vengono conosciuti in occidente grazie agli studi di un etnologo francese, Marcel Griaule che li incontra per la prima volta nel settembre del 1931 e fino alla sua morte vi dedicherà un’instancabile ricerca. Ancora oggi la cultura dogon è trasmessa preminentemente in forma orale. Miti e tradizioni si sono potuti conoscere anche attraverso pitture che i loro antenati hanno lasciato sulle pareti delle caverne di Bandiagara.

 

 

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