Economia / Il report

Il 70 per cento dei trentini non risparmia: il 54% dice di coprire a malapena le spese

I risultati dell’indagine curata dall'Ufficio Studi e ricerche della Camera di commercio. Più dell'85 per cento spiega di non prevedere l'acquisto di un'autovettura e il 90% di un'abitazione. L'83,3 per cento dei trentini dichiara infatti di acquistare prodotti (specialmente alimentari) a chilometro zero: l'80 per cento li compera almeno una volta in settimana. Solo per il 18,9% si tratta di una scelta di consumo occasionale

ITALIANI La metà non risparmia più di 100 euro al mese

di Daniele Battistel

TRENTO. Pessimismo e incertezza. In piena campagna di acquisti natalizi due flash fotografano il sentiment dei trentini sul futuro dell'economia e delle loro tasche secondo la periodica indagine curata dall'Ufficio Studi e ricerche della Camera di commercio. Quello sul clima di fiducia dei consumatori è un report che in via Calepina realizzano ogni tre mesi proprio per provare a descrivere i giudizi della gente comune rispetto alle condizioni economiche personali e generali: uno strumento, dunque, di pianificazione.
Il confronto.
Ebbene, dai risultati dell'ultima indagine a campione emerge un quadro di grande negatività tra i consumatori trentini: a novembre l'indice del clima di fiducia è a -26,4, in calo di 9 punti rispetto a settembre. Il dato risulta inferiore sia rispetto a quello relativo a tutto il territorio nazionale (-19,3), sia rispetto al Nord Est (-18,7). Non solo: è peggiore al valore medio europeo (-18,8) e all'indice dei consumatori tedeschi (-16,5) che pure in questo momento - stando ai dati dell'economia reale - se la passano peggio che da noi.
L'indice
Il numero viene calcolato sulla base delle valutazioni dei consumatori su quattro aspetti: andamento dell'economia locale nei prossimi 12 mesi; giudizi sulla situazione economica della propria famiglia negli ultimi 12 mesi; evoluzione della situazione economica della propria famiglia nei prossimi 12 mesi; previsione di acquisto di beni durevoli (elettrodomestici, prodotti elettronici e mobili) nei prossimi 12 mesi.
L'economia trentina

Secondo il 75,6 per cento dei consumatori (contro il 66% di settembre) la situazione è peggiorata nell'ultimo anno, mentre solo l'11 per cento sostiene che ci sia stato un miglioramento. E per il futuro non c'è da gioire: per il 66 per cento assisteremo ad un peggioramento della crisi e solo per il 4,4 per cento si uscirà dalle secche. Chi profetizza un quadro di stabilità è il 26 per cento, in calo di circa dieci punti percentuali rispetto a settembre.
I bilanci familiari

Guardando al proprio portafogli il 55 per cento degli intervistati fotografa una situazione in peggioramento: due mesi fa era meno di un consumatore su due (47%). In calo di 6 punti (dal 46 al 40%) la percentuale di chi parla di stabilità, mentre solo l'1,1 per cento dice di star meglio. Guardando ai prossimi mesi il 50 per cento vede un ulteriore passo indietro. Attualmente infatti il 54 per cento degli intervistati spiega che riesce a malapena a far quadrare il bilancio e l'1,6 per cento è costretto ad intaccare il patrimonio per rimanere a galla.
Il risparmio
Tanto che oltre il 70 per cento del campione si dice praticamente certo che non riuscirà a risparmiare quote di reddito nei prossimi mesi. Dall'altro lato, meno del 6 per cento dei trentini ritiene di poter avanzare qualcosa da mettere nel salvadanaio. Stabile attorno al 48 per cento la quota di chi è certo di non poter generare risparmi (48,3%), mentre aumenta, seppur di pochi punti percentuali, quella di chi, probabilmente, si attende di non riuscire a realizzarli (dal 19,4% al 22,6%).
Acquisti
Ne deriva che va a calare la propensione all'acquisto di beni durevoli (elettrodomestici, prodotti elettronici e mobili): diminuisce infatti dell'11 per cento la quota di chi dichiara di voler aumentare le spese, mentre aumenta del 7 per cento chi è intenzionato a spendere di meno. Inoltre più dell'85 per cento spiega di non prevedere l'acquisto di un'autovettura e il 90% di un'abitazione.
Chilometro zero
Dentro un clima di sfiducia piuttosto marcato, la nota positiva riguarda l'acquisto dei prodotti trentini. L'83,3 per cento dei trentini dichiara infatti di acquistare prodotti (specialmente alimentari) a chilometro zero: l'80 per cento li compera almeno una volta in settimana. Solo per il 18,9% si tratta di una scelta di consumo occasionale. Un dato da tenere in considerazione nell'ottica della promozione di una "filiera corta" che spinga la produzione e sostenga l'economia locale.

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