Carige, salvata dai trentini ora raggruppa azioni per un ritorno in Borsa

Banca Carige razionalizza la struttura azionaria in vista anche di un futuro ritorno in Borsa. All’assemblea dei soci il 29 maggio sarà proposto un raggruppamento delle azioni in ragione di 1.000 a 1. Si proporrà poi una conversione volontaria delle risparmio in ordinarie, assegnando 20.500 azioni ordinarie per ogni titolo portato in adesione. La banca spiega di voler offrire così la possibilità ai soci risparmio «di rinnovare la propria presenza nell’azionariato» grazie a titoli con «potenzialmente una negoziabilità superiore a quella, di fatto limitatissima, delle azioni di risparmio». Attualmente esistono 25.542 azioni risparmio e 755.265.855.473 (oltre 755 miliardi) ordinarie Carige. Sia i termini dell’accorpamento e sia la conversione facoltativa offerta ai soci risparmio ricalcano i termini di quella proposta e non approvata con lo stop all’intera ricapitalizzazione nel dicembre 2018, quando i titoli ordinari erano 700 miliardi di meno. Allo stop seguì il commissariamento Carige concluso a gennaio, con la nuova nomina del Cda espressione del Fondo interbancario di tutela dei depositi e della trentina Cassa centrale banca.

All’assemblea sarà proposta anche la «rinuncia alle azioni di responsabilità nei confronti degli ex amministratori Cesare Castelbarco Albani e Piero Luigi Montani». L’azione sulla vendita delle compagnie assicurative ad Apollo era stata votata dall’assemblea nel 2017, con l’istituto sotto la guida di Giuseppe Tesauro e Guido Bastianini. A novembre 2019 Carige ha però transato con Apollo ed entrambe hanno rinunciato alle azioni in corso, con l’impegno della banca a portare in assemblea, non appena possibile, il retrofront.

Si è appreso intanto ieri che le cause contro il recente riassetto di Carige avviate da diversi soggetti - gli azionisti risparmio, la Malacalza Investimenti, Vittorio Malacalza in persona e una quarantina di piccoli azionisti raggruppati attorno all’iniziativa del socio Franco Corti sono state riunificate e sono ora previste il 15 settembre. Il giudice designato è Daniele Bianchi.

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