Funivie Folgarida Marilleva nel mirino della francese Compagnie des Alpes

di Francesco Terreri

Di offerte effettivamente presentate non vi è certezza. Il curatore fallimentare di Aeroterminal Venezia Luca Mandrioli precisa che, su indicazione del giudice delegato, per ora non può dire niente: «Siamo in un passaggio delicato, entro il mese ci saranno comunicazioni ufficiali».

Ma in Val di Sole e fuori spuntano i nomi di chi si starebbe facendo avanti per rilevare la maggioranza azionaria di Funive Folgarida Marilleva, messa all’asta, appunto, nell’ambito del fallimento Aeroterminal.

E sarebbero nomi di peso. In primo luogo Compagnie des Alpes, il colosso francese dello sci e del divertimento con azionista principale, col 39,5%, il governo transalpino.

Poi il gruppo Benetton. E perfino il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. A fronteggiarli, la cordata trentina sponsorizzata dalla Provincia che ha come socio industriale Funivie Madonna di Campiglio e come partner le Casse Rurali e La Finanziaria Trentina.

Lunedì a mezzogiorno scadevano i termini per presentare la domanda di partecipazione alla procedura competitiva sul pacchetto di maggioranza, pari al 68,99% del capitale, in mano al fallimento Aeroterminal in Valli di Sole, Peio e Rabbi, la holding che detiene il 55,95% delle azioni ordinarie di Funivie Folgarida, quindi la maggioranza del capitale votante, oltre al 18,47% delle azioni privilegiate della società impiantistica. All’asta vanno, inoltre, azioni Folgarida direttamente in mano a Aeroterminal pari al 5,34% delle ordinarie e al 2,55% delle privilegiate. Prezzo a base d’asta: 26 milioni di euro, più l’estinzione di alcuni debiti bancari. Si tratta della seconda asta. La prima, andata deserta, aveva come prezzo base 31 milioni 647 mila euro.

La gara vera e propria è in programma il 25 luglio presso il notaio Alfredo Dondi, sempre che qualcuno abbia presentato un’offerta. Se è arrivata una sola offerta, si procede all’immediata individuazione dell’aggiudicatario, altrimenti c’è la gara informale con rilancio minimo di 100 mila euro. Ma anche dopo questa aggiudicazione la partita non è chiusa. È ancora possibile presentare offerte migliorative entro il 2 agosto. Non però da soggetti qualsiasi: la precondizione per partecipare alle fasi dell’asta è aver avuto l’accesso, con tanto di deposito cauzionale di 250 mila euro, alla Data Room, la documentazione dettagliata relativa a Funivie Folgarida e alla holding Valli.

Non è noto chi abbia avuto accesso alla Data Room né se siano state presentate offerte entro le 12 di ieri. Ma i rumors sugli interessamenti si rincorrono. Compagnie des Alpes è un gigante del settore: gestisce 11 domini sciabili sulle Alpi nonché 14 parchi divertimento in Francia, Belgio, Olanda, Germania, Repubblica Ceca, Svizzera, Canada e Corea del Sud per un giro d’affari complessivo di 720 milioni di euro. Da quello che si sente dire, avrebbe potuto presentare un’offerta in linea con la base di gara.

Si parla anche del gruppo Benetton, che per ora non ha interessi diretti nel campo funiviario ma ne ha in campi attigui come lo sport, e del presidente del Napoli De Laurentiis, ma questo potrebbe essere solo un riflesso dei suoi apprezzamenti per l’area sciabile, che come è noto ospita proprio in questi giorni il suo Napoli. Poi c’è la cordata trentina che fa perno su Funivie Campiglio e che, per la verità, aspetta una valutazione del pacchetto in vendita più bassa di quella attuale. Se l’asta di questi giorni fosse andata deserta, in teoria se ne dovrebbe fare un’altra a prezzo ribassato. Ma qualcuno fa notare che è un po’ difficile ribassare ancora il prezzo del pacchetto di controllo di Funivie Folgarida, quando la società va a gonfie vele e sta piuttosto aumentando il suo valore.

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