La Provincia alle banche: vanno ridotti i tassi degli 8.700 mutui agevolati per la prima casa

di Angelo Conte

La Provincia avvia la rinegoziazione di tutti quei mutui agevolati per l'acquisto della prima casa stipulati dai trentini e i cui tassi di interesse superano di molto quelli di mercato che sono scesi a quote molto più basse. Lo ha deciso la giunta provinciale nell'ultima seduta di venerdì scorso. 

Potenzialmente il numero di mutui per i quali la Provincia può avviare la riduzione dei tassi di interesse con le banche è pari a 8.700. 

«L'articolo 3 della legge provinciale tre del 1987 - spiega l'assessore all'edilizia pubblica Carlo Daldoss - permette alla Provincia di rinegoziare i mutui. E noi, per la prima volta nella storia della legge, lo vogliamo fare per ridurre i costi per i mutuatari e per le casse pubbliche e quindi anche per i cittadini trentini tutti».

I cittadini che hanno acceso un mutuo agevolato per acquistare la prima casa e sui cui interessi la Provincia paga una quota (dal 50 al 70%) si vedrebbero ridurre la quota di interessi a loro carico e vedrebbero un risparmio sulla spesa annua non indifferente. Anche perché i tassi stipulati negli anni passati possono arrivare sopra quota 5%, mentre oggi si possono spuntare numeri molto inferiori, anche vicino all'1%.

Il risparmio nel caso dei tassi di interesse abbattuti al 100% dalla Provincia, nel caso di rinegoziazione, sarebbe invece tutto a carico delle casse pubbliche, visto che i mutuatari non versano nella loro rata mensile la quota relativa ai tassi di interesse applicati. Per la regolazione dei mutui agevolati la Provincia ha stipulato delle convenzioni con le banche (il 70% dei mutui è stipulata con le Rurali).

Nelle convenzioni è inserita una specifica clausola che consente alla Provincia l'attivazione di una rinegoziazione dei tassi. «Ciò è finalizzato - si legge nella delibera provinciale - viste le norme precedentemente indicate, all'armonizzazione dei tassi alle condizioni esistenti sul mercato finanziario. A tal fine le banche sono obbligate ad inserire nei contratti di mutuo una clausola che rende nota al mutuatario la possibilità di tale rinegoziazione da parte della Provincia».

Con la delibera la Provincia «intende attivare la rinegoziazione con ciascuna banca dei tassi di interesse dei mutui agevolati».

La rinegoziazione «non deve in ogni caso comportare spese a carico del mutuatario ma solo un eventuale vantaggio finanziario».

La Provincia invierà alle banche «una proposta elaborata dal Servizio autonomie locali con il supporto» di Cassa del Trentino. Nella proposta saranno indicati «i nuovi tassi relativi alle quattro macro tipologie di mutui agevolati (tasso fisso, tasso variabile, con scadenza residuale minore o superiore ai 15 anni)». Se le banche non accetteranno la proposta la Provincia si riserva di «individuare una nuova banca che proponga le condizioni più favorevoli per ricevere tutti i mutui (portabilità)».

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