La crisi dei consumi morde ancora I ricavi del Sait diminuiscono del 6%

Sait, il consorzio della cooperazione di consumo, chiude i conti 2014 con ricavi in calo di oltre il 6% a 300 milioni di euro. Pesa la crisi dei consumi e soffrono i negozi di periferia, ma ancora di più i superstore.

di Francesco Terreri

Sait, il consorzio della cooperazione di consumo, chiude i conti 2014 con ricavi in calo di oltre il 6% a 300 milioni di euro. Pesa la crisi dei consumi e soffrono i negozi di periferia, ma ancora di più i superstore.

«Il 2014 è stato un anno molto difficile - ha detto nella conferenza stampa di presentazione dei dati di bilancio il direttore Luigi Pavana - All'onda lunga della crisi 2012-2013 si è aggiunto l'andamento nefasto del meteo che ha portato ad una contrazione delle presenze turistiche».

«I dati ci impongono una riflessione autocritica - ha affermato il presidente del Sait Renato Dalpalù - Dobbiamo cambiare la filiera industriale, riprendere i ragionamenti sulle aggregazioni tra Famiglie cooperative, difendere i piccoli negozi ma valutare eventuali riduzioni di orario».

Sait ha contenuto i costi del 4% «anche grazie ad un piccolo sacrificio da parte del personale, che ha accettato riduzioni delle condizioni economiche del contratto integrativo».

I ristorni ai soci Famiglie cooperative sono scesi da 3,8 a 3,4 milioni. L'utile netto è diminuito a 1,6 milioni dai 2,2 milioni del 2013. Alle Famiglie andrà anche 1 milione di dividendi: erano 1,4 milioni l'anno precedente.

Domenica al Palarotari di Mezzocorona si svolgerà l'assemblea di bilancio e di rinnovo parziale del cda.

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