«Via dall'euro» 4 italiani su 10

Pochissime luci e tante, tantissime ombre: questa l'immagine sull'Italia che l'ultima edizione Rapporto Italia dell'Eurispes tratteggia in oltre mille pagine. Una radiografia impietosa, che ha fotografato un Paese ai minimi storici sul fronte del lavoro e della disoccupazione. Ma il pessimismo supera le frontiere, se è vero che quattro italiani su 10 pensano che sarebbe meglio uscire dall'euro e che addirittura uno su 2 addebita alla moneta unica l'indebolimento della nostra economia.
In questo quadro non si stenta a credere che quasi la metà degli italiani si trovi costretta a rateizzare le spese per sottoporsi a cure mediche.

Ma qualcosa di positivo è emerso: oltre al forte attaccamento all'Italia che comunque continua a resistere, svetta il forte consenso dato a Papa Francesco, stimato addirittura al 90%. Ulteriore cartina al tornasole per comprendere però il grado di sfiducia può essere il fatto che circa la metà dei nostri connazionali (45%) sarebbe disponibile a trasferirsi all'estero.

Elemento che collima (47%) con la quantità di persone che non riesce ad arrivare a fine mese con il proprio stipendio, percentuale aumentata di oltre 16 punti rispetto al 2014. Più di un lavoratore su 2 (58%) non riesce a fare progetti per il futuro anche se, viene segnalato, la percentuale è leggermente migliorata rispetto al 63,4% dello studio precedente. Ma il dato, in qualche modo incoraggiante, viene subito contraddetto da un'altra quota di lavoratori (65%) che sente di non essere in grado di poter garantire serenità alla propria famiglia: da qui il ricorso a genitori e parenti (28%).

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