Unifarm: utile 4 mln, sbarca in Liguria

Da Ravina, Unifarm gioca sempre più a tutto campo, con nuovi poli logistici e acquisizioni di altre società di farmacisti: tra il Nordest, la Sardegna e ora la Liguria. E non è finita. Nonostante la dura concorrenza e il taglio del 9,1% della spesa farmaceutica del servizio sanitario nazionale, ha approvato un bilancio 2012 positivo: utile di 3,954 milioni, in aumento del 3,8% dopo ammortamenti per 1,831, svalutazioni per 932mila euro, e imposte di 1,965 mln

di Paolo Ghezzi

Da Ravina, Unifarm gioca sempre più a tutto campo, con nuovi poli logistici e acquisizioni di altre società di farmacisti: tra il Nordest, la Sardegna e ora la Liguria. E non è finita.
Nonostante la dura concorrenza e il taglio del 9,1% della spesa farmaceutica del servizio sanitario nazionale, ha approvato un bilancio 2012 positivo: utile di 3,954 milioni, in aumento del 3,8% dopo ammortamenti per 1,831, svalutazioni per 932mila euro, e imposte di 1,965 mln.
Il numero dei pezzi venduti è cresciuto dell'1,8%, i ricavi sono lievemente calati (-2%) a 302,2 mln, mentre il patrimonio netto si è incrementato del 5,8% a quota 62,103 mln.
Nella sua ultima relazione, il presidente  Paolo Zanini  ha ricordato che il 2012 è stato il sesto anno consecutivo di calo della spesa farmaceutica convenzionata, oggi sotto i livelli 2001. Nel 2012 le ricette sono state 591 milioni, poco meno di 10 ricette a cittadino. Le confezioni erogate a carico del Ssn: 1 miliardo e 88 milioni (18 confezioni a carico del Ssn pro capite).
Diminuito è il valore medio delle ricette (-9,3%): e il prezzo medio dei medicinali Ssn è passato da 11,38 a 10,53 in un anno. Gli sconti al Ssn hanno prodotto un risparmio di oltre 536 milioni, ai quali vanno aggiunti pay-back e trattenuta (da luglio 2012 aumentata al 2,25%), per 800 milioni totali di «contributo farmacie» in Italia.
In un contesto che va restringendo i margini,  Unifarm  ha tenuto botta, riducendo i costi (da 302,4 a 297,7 mln, -1,6%) nonostante l'aumento dell'organico da 300 a 307 addetti.
Le farmacie servite a fine 2012 sono salite a 581 (ma un altro centinaio di venete, nel 2013, si sono aggiunte dopo che è saltato un distributore locale) e questo, con l'elevata fedeltà dei farmacisti soci (premio totale 3 milioni), ha difeso il fatturato.
L'incremento più significativo delle immobilizzazioni materiali - 2,060 milioni - è stato per i lavori di adeguamento e l'acquisto di attrezzature per il nuovo sito logistico affittato a Padova, operativo dai primi di maggio 2013: oggi serve una sessantina di farmacie con il «giro» di mezzogiorno, mentre il trasporto notturno (per il rifornimento della mattina successiva) continua a partire dal magazzino di Trento, che ha una potenzialità di 400 milioni di fatturato, per circa un terzo ancora da utilizzare, mentre Padova viaggia verso i 50 milioni. «Per ora - spiega  Zanini  - la gestione è manuale, ma se raddoppiasse a 100 si giustificherebbe l'investimento in automazione».
Nel 2012 sono aumentate anche le immobilizzazioni finanziarie, per 19,6 mln: aumento di capitale della controllata  Finafarm ; acquisto di azioni  Federfarma. Co.  che cura da Milano la distribuzione nazionale, anche della private label  Profar  inventata dalla controllata  Farmakopea  (con il 17%  Unifarm  è oggi azionista di riferimento di  Federfarma ); la costituzione di  Unifarm Sardegna spa , controllata al 100%.
Oggi ha 160 soci e - spiega  Zanini  - «sta crescendo in modo importante, sia pure tra le difficoltà: nei primi 8 mesi ha guadagnato 5,5% di quota di mercato, attualmente vale 120 milioni l'anno».
«Ma parecchie altre società di farmacisti - prosegue il presidente uscente - ci chiedono di replicare il modello. La trattativa più avanzata, che dovrebbe chiudersi entro fine giugno (con la loro assemblea deliberativa), è con l' Ufl - Unione farmacisti liguri  - 120 soci, oggi 56 milioni di fatturato. Abbiamo proposto di acquisire la maggioranza, ci sarà un concambio di metà delle loro azioni in azioni  Unifarm , acquisiremo un'ottantina di soci nuovi vendendo azioni nostre».
I soci farmacisti di  Unifarm , oggi 509, sono insomma destinati ad aumentare in modo notevole, facendo di  Unifarm  una società sempre meno «trentina». Il segreto di questo successo espansivo, dottor  Zanini ? «La nostra trasparenza sfacciata, le condizioni uguali per tutti, l'efficienza del servizio storicamente certificata, anche perché la crisi ha ridotto le marginalità, e le farmacie non possono permettersi di prendere fregature, pena il fallimento. Alle catene private di farmacie tutte uguali, che prenderanno piede anche da noi,  Unifarm  contrappone una rete di farmacie tutte diverse, indipendenti, ma affidate alla nostra organizzazione: quando ci hanno assaggiato è ben difficile che vadano via».
Twitter: @pgheconomiadige

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