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Euregio Rock: sei band sul palco di Vasco, e altre 4 "ripescate" per la tourneé italiana. Ecco che sono e cosa suonano

Oltre ai vincitori, che suoneranno venerdì dalle ore 17, circa 20 minuti a testa, una chance anche per i migliori esclusi, che si esibiranno in apertura di altre date nazionali del tour

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TRENTO. Non solo le sei band vincitrici: ci saranno altre quattro band della scena trentina ad avere l’opportunità di aprire alcune delle tappe del tour di Vasco Rossi «Vasco non stop live 2022» in giro per l’Italia, che prenderà il via dalla Trentino Musica Arena.

Si tratta di Poor Works, Andrea Lelli con la sua Pindarica Band, Nascimbeni & Kino e dei Jambow Jane. Quattro gruppi che vanno ad aggiungersi ai sei vincitori del contest «Euregio Rock. In arena per Vasco», annunciati lunedì mattina su Instagram proprio da Vasco Rossi con una story, e che invece suoneranno, come da programma, prima di lui dal pomeriggio di venerdì. Si tratta di Atop the Hill, Hi Fi Gloom. Maitea, Michele Cristoforetti, The Rumpled e Toolbar.

Le new entry sono emerse, così come i sei vincitori, dalle serate finali di sabato scorso al Teatro di Villazzano e sono state scelte da una giuria formata da Massimo Bonelli, Max De Tomassi, Massimo Cotto, Francesca Pellegrini, Giuseppe Marchi, Fausto Bonfanti ed Ettore Caretta.

Proprio Fausto Bonfanti ha annunciato questa novità in una conferenza stampa (nella foto) tenuta al bar Baccus in Piazza Fiera alla presenza dell’assessore alla cultura della Provincia Mirko Bisesti e dell’assessora al Comune di Trento Elisabetta Bozzarelli.

Fausto Bonfanti ha spiegato le motivazioni di questa scelta: «I sedici protagonisti delle finali di un concorso che ha interessato tutta l’Euregio hanno dimostrato tutti grandi qualità musicali ognuno con il proprio stile e la propria attitudine. Abbiamo così pensato di dare l’opportunità almeno ad altre quattro band di fare da open act ad una delle date del tour del rocker emiliano che ha voluto portare con sé in giro per l’Italia le formazioni emerse da questo contest».

Secondo il calendario già prestabilito del tour più atteso dell’estate italiana «Vasco non stop live 2022» è prevista l’esibizione di due band dell’ Euregio Rock Contest il 24 maggio a Milano Ippodromo Milano Trenno, il 3 giugno a Firenze Visarno Arena, il 7 giugno a Napoli, Stadio Diego Armando Maradona, il 17 giugno a Messina, Stadio San Filippo, il 22 giugno a Bari e il 30 giugno allo Stadio Olimpico di Torino.

Un unico artista salirà invece on stage prima del Blasco sia allo Stadio San Nicola di Bari che allo Stadio Del Conero di Ancona.

Comprensibile quindi la soddisfazione del cantautore di Trento Corrado Nascimbeni che sarà accompagnato dai Kino e di un altro artista solista della scena trentina come Andrea Lelli con la sua Pindarica Band. Insieme a loro nelle new entry i Poor Works con il loro pop cantato in italiano ma d’ispirazione british e dei rivani Jambow Jane formazione composta per cinque sesti da musicisti della famiglia Prada.

Esultanti i sei vincitori, presenti alla conferenza stampa. Le realtà musicali sono state coinvolte attraverso undici serate di musica ospitate al Baccus di Trento, al Pub America di Fondo e ai Bicigrill di Levico e Nomi. Sedici gli artisti emersi poi dalle semifinali fra i quali la giuria del contest ha scelto i sei finalisti che suoneranno venerdì dalle 17 in poi con una ventina di minuti a testa di live prima che Vasco salga on stage: Rumpled, Maitea. Michele Cristoforetti, Hi Fi Gloom, Atop the Hill e Toolbar.

Obiettivo centrato secondo gli organizzatori di Euregio Rock, leggasi Intersuoni e Crisalide in collaborazione con Big Beng e il supporto anche dell’Adige e di Radio Dolomiti, che volevano porre l’attenzione sulla realtà musicale dell’Euregio. Anche se praticamente quasi tutti i gruppi vincitori sono trentini (eccetto i bolzanini Atop The Hill) e di «Euregio» c’è ben poco (assente completamente la scena rock austriaca, che evidentemente non apprezza Vasco). 

Oltre ad esprimere soddisfazione Fausto Bonfanti, in prima fila nell’organizzazione insieme ad Ettore Caretta, guarda al futuro: «Vogliamo proseguire in questo cammino nella consapevolezza che tutto questo non finirà con il live di Vasco che non vediamo come un punto di arrivo ma piuttosto di partenza. Questo vale sia per i vincitori che per tutti coloro che si sono messi in gioco riuscendo a dare identità e dignità ad un mondo e ad una realtà culturale come quella dell’Euregio».

Condizione indispensabile secondo Bonfanti: «Per fare in modo che l’Euregio Rock non sia stato solo un bagliore destinato a spegnersi ma l’inizio di un vero e proprio progetto in grado di proseguire per i prossimi anni e a rimanere solidamente collegato alla Trentino Music Arena».

I GRUPPI VINCITORI

Hi Fi Gloom – “Siamo sinceramente emozionati. Abbiamo lavorato molto per raggiungere quest’obiettivo che all’inizio sembrava quasi una chimera irraggiungibile. Ci abbiamo creduto fin dall’inizio ma ovviamente tra il sognare e il fare…”. Così gli Hi Fi Gloom una della band più ispirate della scena del capoluogo esprimono la loro soddisfazione per essere fra i sei vincitori dell’Euregiorock Contest: “Accogliamo questo risultato quasi fosse un premio “alla carriera”: è una vita che suoniamo e questo traguardo ci ripaga degli sforzi che abbiamo fatto fino ad oggi. E poi si sa, i traguardi diventano trampolini. Siamo felicissimi che la nostra ostinata ricerca di qualità sempre e comunque, abbia la sua vetrina”. Gli Hi Fi Gloom nascono nel 2017 da un’idea di Daniele Bonvecchio e Alessio Zeni a cui si aggiunge Simone Gardumi alle tastiere. La band lavora alla scrittura dei brani che andranno a far parte del disco d’esordio, Ivory Crush, uscito nel marzo 2018 per La Clinica Dischi.

Il cd caratterizzato da melodie eteree e una cornice sonora minimale, riceve una serie di recensioni entusiastiche sui maggiori siti musicali italiani e porta la band ad esibirsi su palchi, anche molto importanti Nella pausa forzata dovuta alla pandemia, il gruppo riordina le idee e convoglia le energie nella stesura di un secondo capitolo musicale. Nel 2021 esce l’Ep Beyond Curfew dal taglio più tagliente e diretto, in cui il mix di elettronica e l’anima rock che in Ivory Crush era quiescente, si fa più graffiante. A fine 2021 entrano a far parte degli Hi Fi Gloom Andrea Garofalo alle tastiere, in sostituzione di Gardumi, e Ivan Dalla Torre al basso, per imprimere una maggior energia alle performance live. Con questa line-up la band punta a conservare la sua vocazione originale alla musica elettronica e aggiunge la grinta del più classico quartetto rock.

Atop The Hill – Gli Atop the Hill sono un gruppo con orientamento sonoro indie-pop di Bolzano in circolazione dal 2017. L’attuale line up della band vede Daniel Ruocco alla voce, Luca Pallaver alla chitarra, Antonio Del Giudice alle tastiere, Maddalena Ansaloni al basso e Mattia Mochen alla batteria. La band altoatesina ha lanciato il suo primo Ep dal titolo “Not a Care in the World” nel maggio 2017, anticipato dal singolo “Shake the Pride”.

Dopo aver vinto la seconda edizione della Rocknet Academy gli Atop the Hill hanno avuto l’opportunità di registrare un nuovo brano dal titolo “The Way She Moves”, uscito sugli store digitali come singolo a novembre 2017. Gli Atop the Hill si sono fatti notare sui palchi altoatesini e trentini come Ost West Club, Sudwerk Club, Pippo Stage, Ufo Bruneck, Arsenale, Teatro Sanbàpolis, e partecipando a festival tra cui Rock im Ring, Owl Festival, Rock in Dusty Valley, Etschside Festival, Fiesta Fuegos, Art May Sound. Degna di nota l’apertura del gruppo al concerto di Ghemon nella serata finale del concorso trentino Suoni Universitari. Inoltre nel 2019 la band ha vinto il concorso musicale Arezzo Wave per il Trentino Alto Adige e ha potuto suonare al SudWave Festival di Arezzo nell'agosto 2019.

Con la pubblicazione del singolo “Questa Moda”, registrato ai Blessville Studio a Kaltenbrunn e prodotto da Chris Kaufmann, gli Atop the Hill hanno deciso di comporre musica con testi in italiano, arricchendo il loro sound di elementi più pop. L’8 novembre 2019 è stato pubblicato sugli store digitali il nuovo singolo “Stare a metà”, presentato per la prima volta live proprio sul palco del Sudwave Festival di Arezzo.

Maitea – Elisa Maitea Olaizola Elosua, in arte Maitea, è una cantautrice italo-basca nata a Cles nel 1994 che ha all'attivo diversi progetti musicali. Nel corso degli anni ha cantato e suonato in diverse formazioni, cimentandosi in molti generi musicali e ha cantato come corista nella band Like Floyd (tributo ai Pink Floyd).

Ha avuto il piacere di collaborare con artisti trentini come il rapper Faby C e i Tryaxis e di aprire i concerti di Eugenio Finardi, Dolcenera, Goran Kuzminac e The Bastard Sons Of Dioniso e Caterina Cropelli. Ha ottenuto riconoscimenti come la vittoria al concorso canoro CantaCles nel 2017, il premio speciale Andrea & Michele di Radio Deejay al Contest oom+ nello stesso anno insieme a Francesca Endrizzi e si è aggiudicata il secondo posto e il premio speciale della giuria al concorso Rock Time 2019. Nel 2021 ha partecipato al contest Suoni Universitari di Trento conquistando il premio del pubblico in una delle semifinali e arrivando tra i 4 finalisti.

Nel 2015 ha pubblicato il suo primo Ep di tre brani e negli anni seguenti ha scritto e lanciato canzoni sia in italiano che in inglese; l'ultima, "Guardare il soffitto", è uscita due anni fa. Laureata in Beni Culturali e in Popular Music ora frequenta il biennio di Popular Music al Conservatorio Bonporti e sta lavorando al primo album di brani originali. Maitea nei suoi brani intreccia sonorità acustiche e pop folk con influenze indie rock dando origine ad un intreccio di atmosfere a tratti malinconiche e sognanti, a tratti vivaci, leggere e spensierate. Venerdì porterà sul palco di Vasco alcuni brani dei quali è autrice di musica e testo: "Armatura", "Sogni a metà", "Guardare il soffitto" e "You Found Nothing".

Di questa esperienza dice: "Sto provando un'emozione così intensa che è difficile descriverla a parole. Ho sempre suonato in situazioni medio-piccole e pensare di venire catapultata improvvisamente su un palco del genere fa paura ma mi dà anche una scarica di adrenalina positiva e di grinta che non avevo mai provato prima.

Sono felice perché saranno con me degli amici e musicisti meravigliosi: Francesca Endrizzi, Cristian Postal, Alessio Dalla Torre, Massimo Faes, Elena Favè e Linda Redolfi". "I sogni chiedono solo di crederci, di non mollare e di stare in quello che si crede a pugni chiusi! Per me stare su quel palco è un sogno, vero e proprio, non sto scherzando, è la cosa più bella che mi sia probabilmente mai successa musicalmente.

Michele Cristoforetti – Venerdì sarà tutto un brivido, essere sul suo palco, sarà davvero indimenticabile". Così Michele Cristoforetti, cantautore di Avio, racconta all'Adige le sue sensazioni legate all'open act che lo vedrà domani sul palco di Vasco Rossi.

"Ascoltavo Vasco da ragazzino, lo ho fatto conoscere a tutti i miei amici che mi prendevano per pazzo a volte tanto insistevo ad ascoltarlo. Poi mi sono un po' allontanato da lui, era troppo, era solo lui... ma non mi sono staccato mai veramente. Ho imparato tanto da lui musicalmente e mi sono ispirato a lui come persona, semplice, attaccato alle cose vere, concrete senza tanti fronzoli inutili, rock and roll insomma".

Anche per Michele Cristoforetti Vasco è un vero e proprio mito: "Lui mi ha insegnato attraverso le sue canzoni ed e mi sono sentito sempre "ascoltato" da lui, mi son sentito capito in tanti momenti della mia vita diversi, nella festa e nella tristezza più nera, poi lo ho capito invece completamente una volta diventato grande in tutta la sua potenza di uomo della montagna. Che mi spiega tutto con un solo sguardo miliardi di parole. Incisivo, unico, personale in tutto, un artista che ti rapisce tanto che lo si sente uno di famiglia, è strano ma so che tutto il suo popolo si sente davvero vicino così a lui. Fino ad oggi sono sempre stato ad ascoltarlo in mezzo al suo incredibile popolo ed è sempre stato fantastico".

Il sogno di Cristoforetti, che ha alle spalle due album da solista, "Muoviti" e "Ancora qui", che si sono fatti notare ben oltre i confini locali ed una lunga esperienza live insieme alla band dei Kascade è ora quello di "Stringergli la mano e ringraziarlo per tutto quello che mi ha dato guardandolo dritto negli occhi". Nel percorso artistico di Cristoforetti anche una serie di prestigiose collaborazioni con musicisti come il chitarrista Maurizio Solieri, Max Marcolini, Nicola Nite, Marco Dieci e molti altri. Ad accompagnarlo sul mega palco della Trentino Music Arena ci saranno Francesco Rudari, Daniele Matera, Francesco Dallago, Michele Bargigia e Loris Dallago.

Toolbar – Toolbar è il nome fittizio sotto cui cinque ragazzi dell'Alto Garda affittano un garage per scrivere e produrre i propri brani. Il loro progetto propone un live show con una band composta da:Andrea Zoppirolli, voce, Edoardo Omezzolli, chitarra, tastiera, Niccolò Silvi, chitarra, Tommaso Straffelini, basso e Sebastiano Omezzolli batteria. Quelli dei Toolbar sono live davvero energici e trascinanti, forti di un grande interplay, groove e sezioni improvvisate.

Le loro sono produzioni ricercate ma sempre accessibili con chiare contaminazioni r&b e hip-hop mentre nei loro brani traspare genuinità, ecclettismo e amore incondizionato verso la musica. Per i Toolbar quella che li attende domani alla Trentino Music Arena: " un insieme di sensazioni difficilmente spiegabili, è come osservare il mare in tempesta sapendo che inevitabilmente arriverà fin là da te. Da una parte l'idea di poter portare la nostra musica davanti ad un pubblico che chissà se mai potrà essere ancora così numeroso, così forte, ci mette tensione. Dall'altra l'adrenalina e l'emozione di abitare l'arena pochi minuti prima di Vasco Rossi ci stimola.

La possibilità che Vasco ci da è importantissima: non vediamo l'ora di ringraziarlo davvero, suonando bene, sul quel grande palco, davanti al suo pubblico, venerdì". Dai loro testi emerge la voglia di sfidare le convenzioni del mondo attuale, conservando sincerità, libertà, coraggio, passione e amore per la natura. Iniziano a scrivere in inglese, ma è nel 2020, con il singolo "Come uno showman", che i Toolbar decidono di cantare in italiano. Tra il 2020 e il 2021 pubblicano i brani "Film", "Geografia", "Aquila reale", "Sedia","Chillo" mentre il loro ultimo singolo ha le forme sonore di "Borghese".

The Rumpled –  I The Rumpled in circolazione dal 2015, si definiscono un'eclettica irish folk-rock band di Trento che propone una performance musicale unica, composta da un mix di folk irlandese e sonorità rock, ska e punk. "Ammettiamo - raccontano - che l'emozione e l'eccitazione provate nel momento in cui abbiamo constatato di essere stati selezionati fra i sei finalisti non se ne sono ancora andate.

Siamo grati di avere questa opportunità e non vediamo l'ora che sia venerdì, vogliamo dare il nostro contributo e lasciare il segno all'interno di un evento così importante".

Questa è una tappa importante del loro percorso di crescita dal punto di vista artistico: "Un percorso iniziato nel 2016 e fatto di una costante evoluzione nel tempo grazie sicuramente alla nostra passione per la musica e il nostro desiderio di suonare i nostri brani su palchi sempre più importanti, ma anche grazie ad alcune persone e professionisti imprescindibili per noi, come il nostro manager e produttore Gianluca Amendolara di Black Dingo Production, il nostro tecnico del suono Paolo Chizzola e il nostro partner tecnico Iiriti che ci fornisce professionalità e strumentazione di altissima qualità per i nostri live".

I Rumpled guardano oltre la loro dimensione di band: "Crediamo che questo momento non sia importante solo per noi, ma per tutta la scena musicale trentina che ha dimostrato di essere viva, ricca di artisti, progetti e gruppi di enorme talento che meritano spazio e visibilità. Noi siamo stati fortunati ad essere stati selezionati e ad avere questa grande visibilità, ma tutto il movimento ha davvero bisogno di essere sostenuto in termini di risorse, professionalità e occasioni per esibirsi, perché ha un potenziale enorme e va fatto conoscere anche al di fuori dal Trentino. Questo non è facile, speriamo quindi che tutto ciò che questo contest è riuscito a mettere in moto possa essere un motore che resterà accesso ad alimentare e sostenere la scena trentina".

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