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Festival dell'Economia di Torino, Laterza va allo scontro con Trento: stessa data, ma il comitato organizzatore vuole farlo «slittare»

Mercoledì l’invito a Boeri e agli editori a cambiare date, per non sovrapporsi. Ma oggi il secco «no» che riapre tutta la partita: senza riprogrammazione, finanziamenti a rischio

TORINO. "Cambiare le date significa annullare gli impegni presi e il lavoro fatto, senza garanzie per il futuro". Editori Laterza replica così all'appello dei promotori del Festival dell'Economia di Torino per spostare l'appuntamento a fine giugno in modo da evitare sovrapposizioni con lo storico Festival di Trento, da quest'anno organizzato dal Sole 24 Ore.

"Il mercato vive di diversità: c'è una grande domanda di informazione economica di qualità", aggiunge auspicando che le istituzioni "vogliano continuare a crederci per dare a Torino quel grande festival internazionale dell'economia che i cittadini si aspettano".

Non è ancora deciso quindi quando si farà: se negli stessi giorni di Trento, o più avanti.

Ieri erano stati gli enti locali e gli sponsor a premere per non sovrapporsi, anche per «non disorientare il pubblico».

No alla sovrapposizione del Festival Internazionale dell'Economia con manifestazioni analoghe organizzate nelle stesse date era il pensiero condiviso dagli enti promotori e finanziatori della manifestazione al termine dell'incontro di mercoledì 16 febbraio del comitato organizzatore locale.

Gli enti «confermano la"massima collaborazione affinché l'evento possa svolgersi in un contesto di armonia istituzionale».  E auspicano che Editori Laterza e il professor Tito Boeri, direttore scientifico dell'evento,«possano concordare sullo slittamento delle date per la buona riuscita del Festival già dalla prima edizione e per tutte le edizioni successive».

Le istituzioni hanno quindi deciso di vincolare il finanziamento dell'edizione 2022 alla scelta di una nuova data, che potrebbe collocarsi alla fine del mese di giugno al fine di evitare la sovrapposizione con manifestazioni analoghe e ripercussioni nella partecipazione di ospiti, pubblico e organi di stampa.

Apprezza la conferma del proprio supporto al Festival di Torino da parte delle istituzioni finanziatrici la Fondazione Collegio Carlo Alberto, coordinatore degli enti promotori e finanziatori, con l'auspicio che Editori Laterza e il professor Boeri "possano concordare sullo slittamento", considerato il sopravvenuto vincolo posto sulla disponibilità finanziaria.

Ma oggi il «no» di Editori Laterza». E la telenovela va avanti.

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