Musica / Live

Lunedì 13 Tony Hadley in concerto a Trento: gli Spandau Ballet, la radio, le iniziative benefiche di un «ragazzo» della new wave

All'Auditorium Santa Chiara arriva un grande protagonista che ci spiega: sarà un set acustico con i grandi brani del passato, ma siccome è Natale, anche canzoni per le Feste...

di Fabio De Santi

TRENTO. La sua voce è considerata una delle più intense di sempre della musica inglese e con gli Spandau Ballet ha scritto pagine importanti della new wave che ha attraversato gli anni '80. Lui è Tony Hadley il cantante londinese che sarà in concerto a Trento lunedì 13 dicembre alle 21 all'Auditorium S.Chiara.

Un live, come ci racconta qui Tony Hadley, che avrà delle forme acustiche ed una scaletta giocata fra i grandi classici degli Spandau Ballet e brani della produzione da solista dell'artista inglese compresi quelli del suo ultimo disco "Talking to the moon".

Tony Hadley, vorrei iniziare dal suo ritorno in Italia: che effetto le fa ritornare in un Paese dove lei è molto amato?

"L'Italia è sempre stata come una seconda casa per me, la gente è così accogliente. Sono sempre felicissimo di tornare e sentire il calore del pubblico".

Cosa proporrà in questo live?

"Sarò sul palco con tre musicisti per un set acustico di un'ora e mezza. Suoneremo le hit che tutti amano, naturalmente, mi riferisco ai brani degli Spandau Ballet come “I’ll fly for you”, “Through the barricades”, “True” e “Gold”. Ci saranno in scaletta anche un paio di brani del nuovo album e una canzone dei Queen. Poi, visto il periodo, faremo anche delle canzoni natalizie".

Cosa le manca maggiormente degli anni '80 della sua Londra new wave e new romantic?

"La vita era più semplice senza i social media, le nuove tecnologie sia per i musicisti che per tutte le persone. Io vivo l'oggi, non mi piace vivere nel passato ma, devo dire che quello è stato un decennio fantastico e la vita anche in Inghilterra era meno complicata di adesso".

A mio avviso lei con gli Spandau Ballet ha scritto alcune delle pagine più belle della wave inglese: qual'è stato il segreto del vostro successo anche in Italia?

"Siamo stati parte di una nuova era, di una nuova "onda" appunto la "new wave" in termini di moda e di musica. Credo che quello che ha dato il via a questo successo in Italia, siano stati anche i video musicali. Avete potuto vedere questi cinque giovani ragazzi al loro meglio. Una coincidenza di fattori che ha fatto la differenza. Non dobbiamo poi dimenticare le grandi canzoni melodiche, il nostro sound unico ed immediato ha fatto breccia nel cuore degli italiani e probabilmente ne ha incontrato il gusto".

Le piace il ruolo di conduttore radiofonico?

"La radio mi diverte moltissimo. Ho condotto un programma per diverso tempo su Absolute Radio adesso mentre adesso sono alla BBC Three Counties con uno show la domenica mattina dalle 10 alle 12. Parliamo un sacco e passiamo molta musica, soprattutto nuova".

Da tempo lei si dedica alla beneficenza esibendosi e raccogliendo fondi per campagne per finanziare la ricerca medica per bambini malati.

"Mi sento una persona fortunata e pur fra gli alti e i bassi che tutti hanno durante la loro esistenza posso dire che ho avuto una vita privilegiata. Penso che noi artisti dobbiamo in un certo senso dare qualcosa in cambio per questo. Se ho l'occasione di cantare quattro o cinque canzoni per raccogliere fondi per le persone meno fortunate, lo faccio. Sono molto felice di fare la mia parte per aiutare gli altri".

Cosa racchiude il suo ultimo album "Talking to the moon" e a quando un nuovo disco?

"Ha richiesto molto lavoro ma sono fiero di questo album, delle canzoni della tracklist e della produzione in generale. Sono consapevole che il pubblico si aspetta di sentire da me i vecchi successi ma per me è sempre importante e stimolante produrre anche del materiale nuovo. Sto già lavorando ad un nuovo album la cui uscita, se non ci sono intoppi è prevista per l'autunno del prossimo anno".

Per concludere le chiederei quali sono i cantanti che maggiormente l'hanno influenzata quando era ragazzo?

"Su tutte quelle di Freddy Mercury e Frank Sinatra".

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