Cultura / Poltrone

Vittorio Sgarbi ce l’ha fatta: sarà presidente anche del Museo di Riva del Garda (ma per soli due anni)

Compromesso fra la sindaca Santi (che lo spingeva) e il sindaco di Arco Betta (che non lo voleva). Nel cda anche Vittorio Colombo, Laura Pignattari, l'ex sindaco Ruggero Morandi e Matteo Arcese, figlio dell'imprenditore Eleuterio

di Paolo Liserre

RIVA DEL GARDA. Vittorio Sgarbi, 69 anni, critico e storico dell'arte, politico, opinionista, sindaco di Sutri, parlamentare di Forza Italia, e dall'aprile 2019 al vertice del Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, sarà il primo presidente del nuovo consiglio d'amministrazione del Mag-Museo Alto Garda, che comprende le realtà territoriali di Riva (Rocca) e Arco (Galleria civica Giovanni Segantini).

Dopo mesi e mesi di polemiche e scambi dialettici anche "sostenuti", l'accordo è stato trovato ed è stato sancito nella riunione congiunta dei due esecutivi che si è svolta ieri pomeriggio in casa dell'amministrazione Santi, proprio nella sala consiliare al pian terreno della Rocca.

Un accordo politico-amministrativo che ora dovrà essere calato concretamente nella nuova convenzione tra i due Comuni, convenzione che va rinnovata entro il 31 dicembre e che quindi passerà all'esame dei rispettivi consigli comunali nelle prossime settimane.

Un accordo che traccia la mission del Mag, fissa come indicazione al nuovo consiglio d'amministrazione il rispetto degli eventi già calendarizzati da Arco legati alla figura di Giovanni Segantini, stabilisce come tetto massimo delle spese quanto già impegnato nel 2019 ma soprattutto disegna una «staffetta» alla guida dell'istituzione culturale e del nuovo consiglio d'amministrazione.

Sgarbi sarà presidente per il periodo di durata della convenzione, quindi dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023, dopodiché la designazione del nuovo presidente spetterà al Comune di Arco.

Un compromesso annunciato, un'intesa che consente all'amministrazione Santi (e alla Lega soprattutto) di portare a casa un punto e al tempo stesso a Betta e alla sua maggioranza (non senza qualche mal di pancia) di salvare la faccia e ingoiare il «rospo Sgarbi» sapendo che tra due anni la presidenza del Museo sarà arcense.

«Qui non c'è nessuno che vince o che perde» hanno commentato i due primi cittadini ieri sera. «Alla fine abbiamo trovato un buon accordo» sottolinea la sindaca di Riva Cristina Santi.

«Il confronto è stato serrato - aggiunge Alessandro Betta - ma c'è sempre stata la volontà di trovare una sintesi. Credo che anche questo sia un buon esempio di fare comunità».

Gli altri quattro nomi che comporranno il nuovo consiglio d'amministrazione del Mag sono quelli annunciati: in quota Riva, oltre a Sgarbi, l'ex caporedattore de «L'Adige» Vittorio Colombo e la dottoressa Laura Pignattari; per Arco l'ex sindaco Ruggero Morandi e Matteo Arcese, figlio dell'imprenditore Eleuterio Arcese.

Ovvio, ma non scontato, che quando tra due anni la presidenza spetterà ad Arco quello di Morandi potrebbe essere il nome in pole position.

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