Il film «Carol» negato all'«Astra»: la protesta

di Paolo Caroli

Inizio d’anno turbolento per il cinema in Trentino. Chi sia passato dal cinema Astra, si sarà infatti stupito di vedere, dove solitamente sono esposte le locandine di Dolan, Haneke, Almodovar o Malick, il faccione ben poco d’essai di Checco Zalone.
I gestori dell’Astra hanno motivato la scelta di proiettare «Quo vado?» come atto provocatorio in risposta all’ottusità della casa distributrice Lucky Red, che ha concesso al concorrente, Cineworld, «Carol», ultima attesissima pellicola di Todd Haynes, candidata a cinque Golden Globe, da ieri in proiezione al cinema Modena.

L’Astra ha proiettato i precedenti lavori del regista, che ha esordito nel cinema indipendente con un film ispirato a Genet e autore di «Velvet Goldime», «Lontano dal paradiso» «I’m not there» e della serie tv «Mildred Pierce».
Il film, che racconta una storia d’amore fra due donne negli anni ’50, era stato già annunciato dal multisala Astra, che l’aveva anche inserito nel cineforum dell’Arcigay, previsto per ieri sera.

Che cos’è successo dunque?

«Siamo rimasti stupiti – spiega il gestore Antonio Artuso - perché il film è per il nostro pubblico e molti dei nostri clienti, che hanno l’abbonamento, non andranno a vederlo al Modena a prezzo pieno. Lavoriamo con Lucky Red da anni e, per avere «Carol», sotto le feste di Natale abbiamo proiettato anche Franny, un film non all’altezza dei nostri standard, tanto che poi ne abbiamo tolto una proiezione, perché andava poco tra gli spettatori. Non so se sia stato questo il fattore scatenante. Secondo i gestori di Cineworld è stata una scelta della Lucky Red, secondo loro, invece, il film è stato richiesto da Cineworld. Ad ogni modo ho deciso di proiettare il film di Zalone, sia come evidente provocazione verso la Lucky Red, sia per sottrarre una fetta del pubblico della concorrenza».

Molto concilianti i toni di Massimo Lazzeri, esercente di Cineworld, che non si sente offeso dalla provocazione dell’Astra.

«Sostengo Artuso e questa sua scelta – ci dice – sono convinto che, per gli equilibri che abbiamo instaurato a Trento, il film sarebbe dovuto andare all’Astra.
Da sempre ci siamo divisi il pubblico; chi va all’Astra ha qualche anno in più, non vuole il cibo in sala, i bambini, l’intervallo; è giusto che i trentini possano vedere i film nel luogo più adatto.

Tuttavia devo salvaguardare i rapporti con i distributori e se mi viene chiesto di proiettare un film, non posso oppormi. La Lucky Red di recente ha fatto anche film commerciali ed avendo fatto noi Il piccolo principe, ci hanno assegnato anche questo».

Sarà quindi un episodio isolato? O potrà ripetersi anche con altri film d’autore?

«Anche Tornatore è già stato assegnato a noi - risponde Lazzeri - ma questi non sono film d’essai. Ci sono film veramente d’essai, che devono andare all’Astra ed altri commerciali per il Modena e il Roma, ma ci sono pellicole d’autore, come quella di Tornatore, che stanno nel mezzo e possono andare al Vittoria, come Il ponte delle spie, che sta incassando molto. Dove stia “Carol” ditemelo voi; a me dicono che sia bellissimo - conclude Massimo Lazzeri - e che farà un enorme successo di pubblico».

Per sapere se si tratta solo di botti di inizio anno o di un’alterazione degli equilibri fra gli esercenti trentini, dovremo dunque aspettare, intanto il pubblico trentino, smarrito, consulti bene la programmazione dei cinema e si chieda «Quo vado?».

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