Religion Today festival premia il film Siddharth

È il dubbio pieno di fede a vincere la diciottesima edizione di Religion Today, il festival del dialogo, che quest'anno, per la sua maggiore età, ha voluto cimentarsi con un tema carico di significati, attese, paure, speranze.

Ha vinto Siddharth, il film che narra la ricerca di un figlio perduto da parte di un padre carico di domande e rimorsi. Lavoro che lo stesso regista, Richie Metha, ha definito su queste pagine (intervistato ieri da L'Adige) «la ricerca di un uomo dal cuore puro». Il padre cerca Siddharth (nome che in lingua hindi significa: ricerca della verità assoluta), con tutti i dubbi di una persona presa dalla vita reale, dalla miseria, dalla necessità di sopravvivere. Aveva mandato suo figlio a lavorare: non lo troverà più.

Sabato sera si è svolta la cerimonia di premiazione: oltre a Siddharth che ha vinto Il gran premio nello spirito della fede , il miglior film è stato giudicato Timbuktu di Abderrahmane Sissako (Francia-Mauritania), famosa pellicola che mette in scena le conseguenze del fondamentalismo e della violenza a sfondo pseudo-religioso. Secondo la giuria il film si sofferma su ambiguità morali, creando personaggi complessi e intrecciando storie che ci pongono nuove domande, piuttosto che offrire risposte consolatorie.

Miglior documentario Sacred Sperm (Israele) del regista ebreo ultraortodosso Ori Gruder: centra il tema dell'anno mostrando come un padre provi a spiegare al proprio figlio la regola ancestrale ebraica di non disperdere il seme maschile.

Miglior cortometraggio è risultato Namo (Iran) di Salha Salehi. Anche in questo caso è l'umanità di due soldati che cercano di seppellire un suicida, a confrontarsi con regole religiose.

Menzione speciale al cortometraggio di David Gallarello Nell'ora che non immaginate (Italia). Un film che reinterpreta la resurrezione di Cristo rappresentato come un uomo anziano, ucciso da un paraplegico, che sul finale viene aiutato a resuscitare da un'inatteso personaggio non umano.

Grande soddisfazione per come è andata questa edizione della maturità di Religion Today è stata espressa dalla direttrice artistica Katia Malatesta : più di 2000 le presenze alle varie proiezioni, solo a Trento. Oltre 1500 studenti hanno partecipato alle mattinée loro dedicate. Un festival che, pur con un budget limitato, è riuscito a portare a Trento un clima internazionale e di dialogo. Non solo tra le religioni, ma tra culture diverse, con un convegno su cinema e diversità, 55 pellicole da tutto il mondo, 40 ospiti dall'Italia e dal mondo, una giuria composta da esperti disposti a mettere da parte le diversità per concentrasi sul cinema e sul suo linguaggio capace di creare comprensione e non giudizio.

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