«One Billion Rising», in piazza contro la violenza sulle donne

Ritorna per il terzo anno consecutivo in Trentino la manifestazione promossa dalla campagna «One Billion Rising» a livello mondiale contro la violenza sulle donne. Vi aderiscono i Comuni di Trento, Rovereto, Arco e Cles, che per il 14 febbraio mettono a disposizione le loro piazze per performance di danza, canto e ballo.
Il miliardo nel titolo si riferisce al numero di donne che nel mondo è vittima di violenza. Una media che coincide con quella italiana e trentina.

A Trento, il 14 febbraio l’appuntamento è in piazza Dante, alle 17.30, e nel cortile della Bookique in via Torre d’Augusto 29, alle 19.30.

Ne hanno parlato con l’assessore alle pari opportunità, Sara Ferrari, alcune delle promotrici trentine che fanno capo a oltre 30 associazioni di donne, che dal 2013 partecipano all’organizzazione dell’evento, tra cui il Coordinamento donne di Trento e Arcilesbica, e che in questi due anni ha coinvolto oltre duemila cittadini.

«È grazie alla rete di queste associazioni con gli enti locali - ha affermato Ferrari - che si ha occasione di parlare di un fenomeno che in genere rimane sommerso. Anche qui in Trentino le denunce di reato di violenza sulle donne, sia fisiche, che psicologiche o economiche, corrispondono solo al 10% del fenomeno, e per il 2013 sono state 523. Di questi reati, 8 su 10 sono stati perpetrati nelle mura domestiche, per questo è stato scelto simbolicamente il giorno di San Valentino, perchè l’amore a volte si trasforma in qualcos’altro».

Spiega Roberta Corradini, rappresentante delle promotrici: «Una donna su tre, nel corso della vita, è vittima di violenza in quanto donna.
La media italiana coincide con la media mondiale: una su tre. I dati sono chiari e agghiaccianti: un miliardo di donne in tutto il pianeta.
Anche in Italia. Anche in Trentino. Potrebbe essere quella bambina silenziosa in cortile, quella donna in treno, la nostra compagna di banco, una collega, la nostra amica… Oppure nostra madre, nostra sorella, nostra figlia. Potrei essere io».

Dal 2013 ogni 14 febbraio, il V-Day - movimento fondato da Eve Ensler - con «One Billion Rising» mobilita almeno Un miliardo di persone per dire basta, per chiedere giustizia, per proclamare la propria rivoluzione.

«L’iniziativa nelle due edizioni ha portato a riconoscere che la violenza contro le donne è un crimine globale, presente in tutte le culture e anche nel nostro tempo. Un crimine contro l’umanità intera. L’energia liberata nelle piazze e nelle strade del mondo ritorna anche quest’anno, per dare vita a una nuova insurrezione pacifica e globale: con la forza della musica e della danza, ancora romperemo il silenzio, chiederemo giustizia e pretenderemo cambiamenti. vogliamo una rivoluzione, per rovesciare quello stato mentale che si chiama patriarcato.

Attraverso la danza, faremo ancora una protesta creativa e non violenta, per liberare voci e corpi.

La danza è una delle più potenti forze sulla terra: con la sua gestualità diventa un linguaggio che accomuna tutti i popoli del Pianeta e il ritmo della musica è un battito cardiaco, il pulsare della Terra.

La danza utilizza i corpi per esprimersi e ridà corporeità a donne e bambine invisibili e i corpi che danzano occupano spazio e ridanno un posto a quel miliardo di donne e bambine violate.

La danza è una sfida e una celebrazione delle donne non sono state sconfitte da questa violenza.

E il Trentino anche quest’anno si solleverà, con diverse manifestazioni a Trento, Rovereto, Arco, Cles. “One Billion Rising” è aperto a chiunque pensi e affermi che ogni donna ha il diritto di vivere e decidere del proprio corpo e del proprio destino», conclude Roberta Corradini.

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