Politica / Rispermio

Soldi del Pnrr per gli acquedotti: 18 Comuni ammessi, ma restano fuori altri 19, come mai?

Interrogazione a risposta immediata, in Consiglio, di Michela Calzà. E l’assessora risponde che la giunta è soddisfatta del risultato raggiunto

TRENTO. Risanamento acquedotti, quanti Comuni hanno concluso la procedura per il Pnrr? E quanti restano fuori?

Se n’è parlato oggi in Consiglio provinciale per una interrogazione «question time» a risposta immediata, dopo che la Provincia aveva fatto il punto in un comunicato stampa. Vero che molti Comuni avranno il finanziamento; ma vero anche he altri (fra cui alcuni di grandi dimensione) resteranno senza.

La consigliera Michela Calzà aveva interrogato la Giunta per sapere quanti dei 28 Comuni siano riusciti a concludere la procedura prevista per poter accedere

al finanziamento del Pnrr M2C4-I4.2 per il risanamento degli acquedotti.

La risposta: l’assessora Zanotelli ha risposto parlando di buone notizie su un tema di legislatura; la ricognizione ha visto la presentazione di domande per 130 milioni di euro a cura di 23 Comuni; ieri è arrivata la comunicazione dell’adottato decreto direttoriale che ha ammesso e finalizzato 18 progettualità trentine per oltre 100 milioni di euro*.

Ha confermato a nome della Giunta la soddisfazione per il percorso che consente a 18 progettualità e 27 realità interessate di migliorare profondamente le reti dei sistemi acquedottistici in un contesto che vede il Trentino impegnato per recuperare almeno 10 punti per quanto riguarda la quota di perdite rispetto alla percentuale oggi collocata attorno al 35%. Il tema per la Giunta rimane centrale.

La replica: La consigliera ha ricordato che dei 38 Comuni della lista licenziata nella comunicazione del Mit 19 sono ammessi con finanziamento di 106 milioni. Il dato sorprendente per la consigliera è che rimangono 19 Comuni non ammessi per 73 milioni di fabbisogno. Si parla anche di Comuni grandi, come Pergine, Borgo, Lavis che non hanno raggiunto il finanziamento. Tra i Comuni non ammessi sorge un dubbio su quali altre occasioni di finanziamento potranno accedere.

La notizia

Il comunicato della giunta provinciale di lunedì scorso:

«Accedono alle risorse Pnrr le iniziative promosse dal Trentino per lo sviluppo e riqualificazione degli acquedotti. Si tratta di ben 18 progetti, presentati da gestori o Comuni trentini, ora ammessi a finanziamento per oltre 100 milioni di euro complessivi. A stabilirlo - comunica una nota della Provincia - è il decreto direttoriale pubblicato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, un esito positivo per il quale esprimono soddisfazione il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e l'assessore provinciale agli enti locali Mattia Gottardi. Giunge così a compimento un'interlocuzione che proseguiva da diverso tempo tra il livello centrale e quello trentino e su cui la Giunta provinciale aveva in più occasioni verificato con il Ministero delle Infrastrutture lo stato dell'arte. Un risultato inoltre raggiunto grazie alla collaborazione tra strutture provinciali e comunali. Il Dipartimento Enti locali della Provincia assieme ad Aprie ha infatti coordinato un gruppo di lavoro che già alla fine del 2023 aveva riunito il Consorzio dei Comuni e i Comuni interessati, oltre ai gestori delle reti acquedottistiche, allo scopo di individuare strategie di presentazione dei progetti entro il 28 dicembre.

Anche alla luce del percorso avviato, il presidente della Provincia e gli assessori confermano quindi l'importanza del passaggio odierno, a livello tecnico e contabile, che consente a 18 progettualità, e a 27 tra Comuni e società pubbliche interessati, di migliorare profondamente le reti e i sistemi acquedottistici, in un contesto strutturale che oggi vede il territorio trentino impegnato a recuperare almeno 10 punti per quanto riguarda la quota di perdite delle reti rispetto alla percentuale oggi collocata intorno al 35%.»

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