Trento / Il lutto

Tragedia sul lavoro, dolore immenso per la morte del giovane John Sebastian Floriani

Si attende l'autopsia per fissare la data dei funerali del ragazzo di 26 anni che ha perso la vita dopo essere precipitato presso il cantiere di disgaggi sul monte Calisio. È la nona vittima in quattro mesi, l'anno scorso furono in tutto otto: nuovo allarme dei sindacati per la sicurezza

IL DRAMMA John Floriani ha cessato di vivere 10 giorni dopo l'incidente
TRENTINO 8.149 infortuni sul lavoro nel 2023, otto i morti
ITALIA Un'altra strage sul lavoro: cinque operai morti in Sicilia

TRENTO. Tanto dolore, in queste ore, per una giovane vita che si è spenta a Trento. La morte di John Sebastian Floriani, 26 anni, ha lasciato tutti sgomenti, il cordoglio è diffuso e profondo.

Per fissare il giorno del funerale si attende l'autopsia, che è stata disposta dalla magistratura, dopo il decesso del ragazzo, avvenuto dieci giorni dopo il drammatico incidente sul lavoro, presso il cantiere per gli interventi di disgaggio e messa in sicurezza della parete sul monte Calisio che era franata tre anni fa, nell'area sopra Martignano.

Per ricostruire la dinamica dell'infortunio, accaduto nel pomeriggio dello scorso 24 aprile, sono in corso approfondimenti dell'Uopsal, l'unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro.

È stato accertato che al momento della caduta John Floriani non era in parete: è precipitato per una sessantina di metri dalla sommità, dopo che si era tolto l'imbrago, probabilmente mentre stava raccogliendo l'attrezzatura per sistemarla nel deposito.

Il giovane, cresciuto a Canzolino di Pergine e da qualche tempo residente a Martignano, ha lottato per dieci giorni nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Santa Chiara di Trento, ma troppo gravi erano le sue condizioni: il suo cuore ha smesso di battere all'alba di sabato.

John Sebastian Floriani è la nona vittima di un infortunio sul lavoro in Trentino, dall'inizio dell'anno. Un dramma «che lascia attoniti e sgomenti», come evidenziano Manuela Faggioni (Cgil del Trentino), Michele Bezzi (Cisl del Trentino) e Walter Alotti (Uil del Trentino): «Una nuova tragedia sui luoghi di lavoro strappa all'affetto dei suoi cari, dei suoi amici e di tutta la comunità di Martignano un giovane nel pieno della vita. A loro ci stringiamo commossi per offrire tutta la nostra solidarietà e vicinanza».

Oggi, 6 maggio, anche la giunta comunale di Trento ha diffuso una nota di cordoglio, auspicando che si faccia luce sulle cause dell'incidente.

"L'amministrazione comunale - si legge - è vicina alla famiglia di John Floriani Sebastiani". Era dipendente della ditta privata altoatesina che ha vinto l'appalto del Comune per la messa in sicurezza della parete rocciosa sopra Maderno, luogo in cui nel 2021 si era verificata una grande frana.

"L'auspicio dell'amministrazione comunale è che si faccia luce al più presto sulle cause dell'incidente anche per evitare che si ripetano altre, inaccettabili tragedie. Alla famiglia e agli amici di John l'abbraccio di tutta la Giunta", scrive il Comune.

Il numero di vittime del lavoro nei primi quattro mesi del 2024 supera il totale dei morti per infortunio dello scorso anno (erano 8). «Se a questo stillicidio di morti si aggiunge l'aumento dei casi di infortunio denunciati all'Inail nei primi tre mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2023, si capisce bene quanto sia grave la situazione attuale sul fronte della capacità di prevenire ed evitare incidenti legati al lavoro» evidenziano i sindacati.

«Per questo serve una riunione urgente del Comitato provinciale salute e sicurezza sui luoghi di lavoro - chiedono - per analizzare l'andamento degli infortuni in Trentino, rilanciare le attività di prevenzione e promuovere interventi specifici a livello di controllo e promozione del rispetto delle norme per la salute delle lavoratrici e dei lavoratori. Non si può far finta di nulla, è ora di innalzare l'attenzione di tutti, a partire dalle istituzioni pubbliche e dai singoli datori di lavoro, affinché si metta fine a questa lunga scia di sangue».

comments powered by Disqus