Economia / Assicurazioni

Itas Mutua, approvato il bilancio, commosso addio di Giuseppe Consoli: «Lascio la mia seconda casa»

Il 2 maggio il nuovo Consiglio nominerà Rova come nuovo presidente, il passo indietro di Ale Pacher spiana la strada all’ex direttore

TRENTO. L'Assemblea dei delegati di Itas Mutua ha approvato all'unanimità il bilancio 2023 che presenta un utile consolidato di 28,7 mln (44,7 mln nel 2022), a fronte di una raccolta premi compresi i contratti di investimento di 1,2 miliardi (1,1 mld nel 2022). Il presidente uscente Giuseppe Consoli che - dopo tre anni - lascia la guida della Compagnia per raggiunti limiti di mandato, commosso ha sottolineato "Lascio la mia seconda casa".

Lo stesso Giuseppe Consoli ha quindi evidenziato l'evoluzione dei numeri della Compagnia negli ultimi anni, con un focus specifico sui risultati lusinghieri dell'ultimo triennio, a testimonianza del lavoro svolto dal Consiglio di Amministrazione uscente: una raccolta premi passata dai 744 milioni di euro del 2020 agli 843 del 2023; un'evoluzione del Patrimonio della Compagnia cresciuto del 24% nello stesso periodo (da 365 a 452 milioni) e infine un Solvency ratio di Gruppo (l'indice che certifica la capacità della Compagnia di rispondere agli impegni presi con i propri assicurati) salito dal 148% del 2018 al 223% del 2023.

Consoli ha ricordato anche il capitale umano di ITAS, fatto di 725 dipendenti, di cui 325 donne e di oltre 2500 persone che formano la rete agenziale sul territorio italiano. Forte anche l'impatto mutualistico sulle comunità: 1776 punti di contatti sui territori, 74 agenzie mutualistiche, 5700 persone al servizio dei soci, oltre 3 milioni di euro di interventi a favore delle comunità con più di 190 tra enti e associazioni sostenute.

Nonostante un 2023 funestato dai danni da eventi naturali il solvency ratio di Gruppo si attesta al 223% (216% nel 2022) e il patrimonio netto della Compagnia tocca i 452 milioni con oltre 850 mila soci assicurati in tutta Italia.

E' stato infine eletto il nuovo Consiglio di amministrazione per i prossimi 3 anni. Ne fanno parte i consiglieri Rova Luciano, de Abbondi Maria Emanuela, Molinari Alessandro, de Pretis Daria, Dalla Sega Franco, Pichler Tanja, Pacher Alberto, Knak Eva, Siclari Domenico Rocco, Inverardi Paola e Tappeiner Gottfried a cui si aggiungono i consiglieri: Borgognoni Stefano (designato dai soci sovventori Banca di Cividale spa, Cassa Centrale Banca, Cassa di Risparmio spa, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Fondazione Caritro, Intesa Sanpaolo spa) Sipcöz Christian (designato dal socio sovventore partner VHV Allgemeine AG) e Tarantino Giovanni (designato dal socio sovventore partner Hannover Rück S.E.).

Le nuove cariche. 

La votazione per alzata di mano da parte dei membri del nuovo consiglio avverrà giovedì prossimo 2 maggio, ma ormai la nomina di Luciano Rova a nuovo presidente di Itas Mutua è certa. A togliere quello che per qualcuno poteva rappresentare ancora l’ultimo dubbio, il “passo di lato” fatto dall’attuale vicepresidente vicario Alberto Pacher che in tanti, specialmente tra i dipendenti dell’azienda, ipotizzavano successore di Giuseppe Consoli. È emerso che Pacher ha sì i requisiti per fare il consigliere di amministrazione di una compagnia di assicurazione ma non per diventarne presidente (5 anni di attività operativa esperienza nel settore). «In ogni caso - spiegava ieri l’ex sindaco di Trento nel foyer dell’auditorium - quell’incarico, prestigioso ma anche molto impegnativo, mi avrebbe tolto la possibilità di esercitare ancora la mia professione clinica, a cui tengo molto». È invece probabile - ma a deciderlo sarà il nuovo consiglio nella prima seduta della prossima settimana - che Pacher possa venire confermato nel ruolo di vicepresidente vicario. Tornando all’esperienza in campo assicurativo, di sicuro è una caratteristica che non manca a Luciano Rova. Originario di Belluno, 70 anni, per quasi 20 ha lavorato all’Assicuratrice Valpiave, che fino a luglio 2022 faceva parte del Gruppo Itas (poi ceduta ai tedeschi di VHV Allgemeine Versicherung Ag), di cui è stato anche direttore generale per poco più di un anno (dicembre 2017- gennaio 2019) e poi presidente (maggio 2019 - luglio 2023).

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