Sicurezza / In volo

Ecco chi sorveglia il cielo trentino: uno sguardo di primo piano dalla Torre dell’aeroporto Caproni

Per la prima volta si aprono le porte della sala di controllo che ogni anno gestisce ben 25mila decolli e atterraggi. Da pochi giorni è attiva la possibilità per gli elicotteri di Trentino Emergenza di effettuare sorvoli in modalità “pilota automatico” anche con gli ospedali di Arco e di Cavalese

PASSIONI Sopra le nuvole con Francesco Dante
GIOVANI La più giovane pilota italiana è Alessia Gheser

di Roberto Franceschini

TRENTO. La foto grande che vedete in copertina parla da sola: tutta l'attività dell'aeroporto di Trento dipende da quella sala, la torre di controllo, che è sempre attiva (tutti i giorni dell'anno, a tutte le ore compresa la notte) per vigilare sulle attività di volo in Trentino. E per comprendere l'attività dei controllori di volo in servizio presso l'aeroporto "Gianni Caproni" siamo saliti nel cuore di quella torre di controllo, dove si ha una completa visione dell'intero sedime aeroportuale.

Un lavoro ai più sconosciuto ma di fondamentale importanza per gestire il locale traffico aereo. Dai piccoli ultraleggeri avanzati a quelli dell'aviazione generale, dagli elicotteri di soccorso e lavoro agli aerotaxi sino a 12 posti, dai velivoli speciali adibiti al trasporto di organi e/o ammalati gravi e più raramente per i servizi di rappresentanza statale. Ultimo caso in occasione della recente visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per "Trento Capitale Europea del volontariato".

Il pur piccolo aeroporto provinciale, nell'arco dell'anno, gestisce o per essere precisi controlla, il traffico di ben 25.000 decolli con oltre a 21.000 Tgl (Touch-and-Go-Landing) ovvero atterraggi e decolli senza fermarsi completamente lungo la pista in asfalto. Una pista lunga 1.338 x 30 metri a quota 607 piedi (185,928 metri) dotata di un sistema luminoso di avvicinamento costituito da 4 luci bicromatiche, per permettere agli aeromobili di mantenere la corretta altitudine nel sentiero di discesa durante la fase di avvicinamento ed atterraggio (la 36 in direzione nord, la 18 in direzione sud) convenzionalmente denominata "Papi" (Precision Approach Path Indicator).

In servizio H24/365 giorni vi sono 2 operatori per turno, grazie ad un organico composto di 10 dipendenti incluse 2 signore, coordinate dal capo servizio Luca San Giuseppe con alle spalle 22 anni di servizio a Mattarello. Tutti gli operatori sono dei periti aeronautici, molti dei quali diplomati presso lo storico Istituto Tecnico Aeronautico Statale "Francesco Baracca" fondato nell'ottobre del 1968 a Forlì, i quali, dopo aver conseguito la licenza Fiso (Flight Information Service Officer - Operatore del Servizio Informazioni Volo) rilasciato dall'Enac (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) ed uno ulteriore corso di 3 mesi a Trento, ottengono il relativo nulla osta per operare presso questa torre di controllo classificata "Afis-Unit" (Aerodrome Flight Information Service-Servizio Informazioni Volo Aeroportuale). In stretto coordinamento con l'Enav (Ente Nazionale Assistenza Volo) e sotto la competenza territoriale del Centro di Controllo Area "Nord-Est" di Padova-Abano Terme.

Tutto ciò allo scopo di fornire e garantire informazioni utili per una sicura ed efficiente condotta dei voli nazionali ed internazionali. La gestione dell'intera infrastrutturale è garantita da Trentino Trasporti visto che l'intera area è demanio provinciale. Oltre alla gestione dei voli gli operatori provvedono anche ai rifornimenti con diversi tipi di carburante: benzina verde, Avio 100Ll, Jet A1 turbine e gasolio per autotrazione. A bordo campo vi sono 3 capienti cisterne da oltre 70.000 litri (alcune in esenzione accise) oltre a 4 cisterne da 15.000 litri con carburanti nazionali e 2 autobotti di servizio sottobordo.

La frequenza radio in Am (Modulazione Ampiezza) assegnata al sedime di Trento-Mattarello con codice Icao (International Civil Aviation Organization-Organizzazione Internazionale Aviazione Civile) è "Lidt" (Lima India Delta Tango) in 119,650 MHz, oltre a quella obbligatoria riservata alle emergenze a 121,500 MHz. In uso anche una frequenza Tetra (Terrestrial Trunked Radio) digitale per comunicare con le eliambulanze della protezione civile provinciale. Gli addetti devono costantemente controllare il loro spazio aereo Atz (Aerodrome Traffic Zone) con un raggio di 5 miglia nautiche (9.260 metri) e per una altezza di 7500 piedi (2.286 metri) oltre a verificare il perfetto funzionamento del radiofaro Dvor-Dme doppler, posto in località Casteller ai piedi del monte Maranza in funzione dal 2007. Strumentazione che consente il volo da quello a vista Vfr (Visual Flight Rules) al più moderno e sicuro volo strumentale Ifr (Instrument Flight Rules) grazie alla strumentazioni di bordo che consente la navigazione attraverso le nuvole.

Attiva anche una stazione meteorologica della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige e un wind profiler di Meteotrentino. Non meno impegnativo il controllo dei 17 punti certificati per l'atterraggio/decollo diurno e notturno presenti nelle elisuperfici ospedaliere di Trento, Rovereto, Cles, Arco, Tione, Borgo Valsugana, Cavalese, quelle non ospedaliere di Avio, Storo, Madonna di Campiglio, Folgaria, Malè, Fondo, Fai della Paganella, Cembra, Pozza di Fassa, Fiera di Primiero e l'aviosuperficie occasionale, in erba e terra battuta, al Passo del Tonale a quota 6.550 piedi (1.997 metri). Tra le più elevate a livello nazionale.

Tutte le comunicazioni vengono registrate e gli impianti radio-informatici operano in doppia modalità, garantite da gruppi di continuità ed in caso di emergenza prolungata da una gruppo elettrogeno, per assicurare specialmente di notte una adeguata illuminazione della pista, oltre che per il funzionamento degli apparati di video sorveglianza interna ed esterna. Tra gli interventi più significati il responsabile rammenta alcuni incidenti aerei nei pressi dell'aeroporto; l'arrivo in più occasioni della pattuglia acrobatica nazionale delle Frecce Tricolori, la quale «deve comunque sempre dare la precedenza alle eliambulanze in stato di emergenza»; le numerose manifestazioni aeree e le norme di sicurezza che furono implementate durante il concerto di Vasco Rossi, nell'area est a ridosso dell'aeroporto.

Con un certo orgoglio illustra anche il funzionamento, primi a livello Europeo, della procedura denominata "Pnb-PinS-Point in Space" con sistema Gnss (Global Navigation Satellite System-Sistema Satellitare Globale di Navigazione) specifico per gli elicotteri, grazie al sistema Egnos (European Geostationary Navigation Overlay System-Sistema Geostazionario di Navigazione di Sovrapposizione) sviluppato dall'Esa (European Space Agency-Agenzia Spaziale Europea). Per permettere i trasferimenti dall'ospedale Santa Chiara di Trento con l'ospedale di Cles, e da pochi giorni (dal 22 febbraio) anche con gli ospedali di Arco e Cavalese, vi è la possibilità per gli elicotteri del soccorso provinciale e non solo, del sorvolo in modalità "pilota automatico" e quindi con qualsiasi condizione atmosferica, notte inclusa.

Da ultimo, il responsabile "Afis-Unit" rammenta anche la collaborazione con le quattro scuole di volo, le società di lavoro aereo private attive a Mattarello, l'officina meccanica di manutenzione, i 3 club di volo oltre alla stretta sinergia operativa con il servizio antincendio aeroportuale, garantito dal Corpo permanente dei Vigili del Fuoco in modalità H24/365. Di strada, perdon di voli, dalla prima pista erbosa realizzata a Gardolo dall'Impero Austro-Ungarico nel 1914 al successivo trasferimento a Mattarello nel 1969, molti sono stati i miglioramenti effettuati e chissà quante altre saranno le novità negli anni a venire.

comments powered by Disqus