Provincia / Il caso

Stop ai contratti pirata, protesta dei sindacati e battibecco in consiglio con il presidente Kaswalder

I rappresentanti delle organizzazioni che manifestavano all'esterno (contro i contributi alle imprese che non rispettano i contratti) avevano chiesto un incontro con i capigruppo, concesso però solo per l'orario di pausa pranzo. Cgil, Cisl e Uil annunciano che la mobilitazione continua per ottenere cambiamenti della legge provinciale 6 del 1999

PROTESTA Sindacati in piazza Dante: basta contributi alle imprese che non rispettano i contratti

TRENTO. Polemiche, oggi, in consiglio provinciale, fra i rappresentanti dei sindacati e il presidente dell'assemblea Walter Kaswalder.

Quest'ultimo è stato accusato di non aver risposto alla richiesta di un incontro fra i consiglieri e una delegazione dei manifestanti, che si erano riuniti davanti al palazzo della Regione per una protesta contro l'erogazione di contributi alle imprese che non rispettano i contratti.

La proposta di un incontro fra sindacalisti e politici solo durante la pausa pranzo è stata giudicata offensiva. I rappresentanti delle organizzazioni hanno fatto presente a Kaswalder questo giudizio negativo: sono entrati nell'aula esponenti dei cartelli e si sono rivolti ai consiglieri dalle tribune riservate al pubblico.

Ne è nato così un battibecco fra il presidente dell'assemblea legislativa e i sindacalisti, che sottolineavano fra l'altro lo sgarbo istituzionale subito.

Kaswalder ha sospeso temporaneamente la seduta.

Consiglio provinciale, protesta dei sindacati e battibecco con il presidente Kaswalder

La seduta del Consiglio provinciale di Trento è stata quindi sospesa, anche in seguito all'esposizione di alcuni cartelli da parte di un gruppo di lavoratori e sindacalisti che ribadivano la richiesta di poter anticipare l'incontro con i capigruppo, concesso appunto ma alle 13.

I lavoratori e gli esponenti sindacali sono quindi saliti negli spazi riservati al pubblico, esponendo dei cartelli di protesta contro la riforma della legge 6.

Alla fine, l'incontro tra i consiglieri provinciali e le rappresentanze di Cgil, Cisl e Uil non si è tenuto. Nella sala commissioni - informa una nota - erano presenti il presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder, l'assessore allo sviluppo economico, Achille Spinelli, e numerosi consiglieri di maggioranza e di opposizione. Non si sono presentati, invece, i rappresentanti sindacali.

La mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil del Trentino per migliorare la riforma della legge provinciale 6 del 1999 sui finanziamenti alle imprese proseguirà nei prossimi giorni, spiegano con un comunicato, i segretari sindacali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, definendo "ancora insufficiente il testo normativo che definisce i criteri in base ai quali le aziende trentine ricevono contributi".

"La norma così come è prevista oggi riforma gli incentivi alle aziende, cioè i contributi alimentati dalle tasse pagate anche dai lavoratori e dai pensionati, e non va bene perché permette che i soldi pubblici possano arrivare anche a chi non rispetta i diritti dei propri dipendenti, applicando contratti pirata. Questo per noi è inaccettabile", spiegano i segretari provinciali.

"La scelta di mantenere contributi a pioggia non solo non rende il nostro sistema produttivo più efficiente, produttivo e competitivo, ma sottrarre risorse importanti a quelle aziende che realmente vogliono innovare. La Provincia di Bolzano coraggiosamente ha tagliato sugli sgravi Irap; a Trento il tema è un totem intoccabile", concludono i tre segretari.

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