Montagna / L'allarme

Riprese le ricerche del giovane escursionista disperso sul Lagorai: sorvoli con l'elicottero e squadre di terra

La vettura del 26enne veneziano è ancora parcheggiata al rifugio Refavaie. L'allarme era scattato sabato poco dopo mezzanotte, ieri le squadre di soccorso hanno battuto una vasta aerea nella zona del bivacco "Paolo e Nicola" dove il ragazzo avrebbe dovuto fare rientro dopo l'ascesa a Cima Cece

TRENTO. Sono riprese questa mattina, lunedì 24 ottobre, le ricerche dell'escursionista di 26 anni, residente a Scorzè (Venezia), del quale sabato si sono perse le tracce nella zona del bivacco "Paolo e Nicola", nel gruppo del Lagorai.

Le ricerche sono cominciate ieri mattina alle prime luci del giorno e sono proseguite per tutta la giornata, dopo che alcuni escursionisti hanno segnalato al 112, intorno a mezzanotte, la presenza nel bivacco di uno zaino con sopra un biglietto dove il proprietario diceva di avere in programma un'escursione verso cima Cece; non vedendolo rientrare, hanno lanciato l'allarme.

Ieri nessun esito significativo delle vaste ricerche. L'auto del giovane era parcheggiata presso il rifugio Refavaie, raggiungibile dal Primiero, da Caoria. La Cima Cece si trova al confine fra Primiero e val di Fiemme, a sud di Paneveggio e a sud-ovest del passo Rolle.

Le squadre presenti in alta quota sono rientrate intorno alle 18.30, con l'arrivo del buio, e hanno quindi programmato le nuove ricerche in corso oggi.

Fin dalla prima mattina di ieri, le operazioni di ricerca si sono concentrate nei pressi del bivacco "Paolo e Nicola", situato a una quota di circa 2.100 m. tra la Val di Fiemme e la Valle del Vanoi, lungo il sentiero che dal bivacco porta verso cima di Cece, posta a 2.754 m., e lungo tutti i versanti della cima.

A causa della presenza di nebbia in quota non è stato possibile effettuare sorvoli dall'alto sull'area per buona parte della giornata.

Alcune squadre di soccorritori sono saliti via terra dalla Valmaggiore e da Malga Miesnotta di sopra, mentre altre sono state elitrasportate in quota fino al limitare delle nebbie ed hanno lavorato tutto il giorno, fino all'arrivo del buio.

Oltre al soccorso alpino, stanno collaborando alle ricerche la Guardia di finanza con droni e cinofili, i cani molecolari della Scuola provinciale cani da ricerca e catastrofe, i cinofili della Croce rossa, i Vigili del fuoco con i droni, il Centro addestramento alpino di Moena.

Nel pomeriggio di ieri, grazie a un parziale miglioramento delle condizioni meteo, l'elicottero della Gdf, dotato del sistema Imsi-Catcher per localizzare i telefoni cellulari, ha effettuato un sorvolo ma senza esito.

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