Politica / Il caso

Le minacce a Fugatti, la solidarietà di Zaia al collega trentino: "Quelle scritte calpestano la democrazia"

Il presidente del Veneto condanna gli autori del gesto e sottolinea: "L'amico Maurizio non si farà intimidire". Vicinanza anche dal numero uno della Lombardia, Attilio Fontana, che parla di atti "contro il progresso". Anche gli assessori della giunta provinciale trentina esprimono la loro solidarietà al capo dell'esecutivo di piazza Dante

IL FATTO Minacce a Fugatti per la gestione degli orsi
LA VICENDA
L'orsa morta si trovava nella trappola tubo

VENEZIA. "Non esiste al mondo che una qualsiasi divergenza possa giustificare atti intimidatori come quello rivolto al collega Fugatti, al quale va tutta la mia solidarietà e vicinanza umana e istituzionale".

Lo afferma in una nota il Presidente del Veneto, Luca Zaia, in relazione scritte violente su pannelli elettorali rivolte al Presidente della Provincia autonoma di Trento.

"Qualsiasi sia la motivazione che ha mosso le loro mani - prosegue Zaia - gli autori di quelle scritte non solo hanno commesso un reato ma, ciò che è anche peggio, hanno disatteso le regole basilari della democrazia, grazie alla quali su ogni tema ci si può e ci si deve confrontare senza offese e senza minacce. Di sicuro l'amico Fugatti non si farà intimidire, ma questa ennesima vicenda di minacce rivolte a rappresentanti delle Istituzioni democraticamente eletti testimonia una volta di più che tira una brutta aria in generale, alla quale va risposto - conclude Zaia - con una forte e determinata difesa della democrazia e del rispetto".

Anche il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, commenta le minacce ricevute da Fugatti: "Un gesto vile e inaccettabile. A Fugatti vanno tutta la vicinanza e solidarietà mia e della giunta lombarda. Chi è contro il progresso e tenta di fermarlo in questo modo certo non contribuisce al bene della collettività".

In una nota arriva anche la solidarietà degli assessori della giunta provinciale di Trento: "Ci auguravamo di non dover più assistere a certe cose, consapevoli che l'assuefazione e l'indifferenza sono purtroppo un fertile terreno per far germogliare ciò che non deve crescere, ossia la violenza e l'intolleranza. Ma dobbiamo gridare ancora una volta no: non ci si può abituare a questo; non si può ritenere normale vivere sotto scorta; non è possibile accettare che si imbrattino sedi di partito, si deturpino manifesti elettorali e, ancora peggio, si minacci di morte una persona che sta svolgendo il proprio mandato.

Ti siamo vicini presidente, abbiamo già scritto qualche tempo fa e continuiamo ad esprimere la nostra vicinanza e solidarietà e con esse anche l'impegno a proseguire lungo il percorso intrapreso. Lo faremo con determinazione, all'insegna di quel coraggio e di quel rispetto che gli autori di questo gesto vigliacco e grave hanno dimostrato di voler calpestare", scrivono gli assessori.

Un messaggio di vicinanza è stato espresso anche dal gruppo consiliare della Lega del Trentino.

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