Trento / La protesta

Il mega concerto di Vasco Rossi: i vigili del fuoco permanenti sono sul piede di guerra

La denuncia dei sindacati: non solo nessuna soluzione alle note criticità della caserma cittadina, ora arriva anche il blocco di ferie, permessi e recuperi in concomitanza del grande evento, "non per garantire la sicurezza di chi parteciperà, ma per intervenire nell’allestimento dell’area"

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TRENTO. Il concerto di Vasco Rossi a Trento, il 20 magigo prossimo, che tanto fa discutere per quanto riguarda i temi della gestione del flusso di gente (opltre 110 mila gli spettatori attesi) e degli aspetti legati alla sicurezza, si riflette anche sul lavoro dei vigili del fuoco permanenti.

Lo scrivono in una nota Luigi Diaspro (Fp Cgil), Beppe Pallanch (Cisl Fp) e Marcella Tomasi (Uil Fpl  Eell), spiegando che "i vigili del fuoco permanenti della Provincia autonoma di Trento sono sul piede di guerra" per varie ragioni, compreso il blocco di ferie e permessi per almeno due settimane, nel periodo del mega concerto organizzato dalò medesimo ente pubblico.

Secondo i sindacati è "inaccettabile che, alla vista del grande evento che si terrà il prossimo 20 maggio all’area San Vincenzo siano stati bloccati per almeno due settimane ferie, permessi e recuperi: tutti in servizio, non per garantire la sicurezza di chi parteciperà al concerto, ma per intervenire nell’allestimento dell’area".

I sindacalisti ricordano poi gli altri punti problematici che inducono a concludere che "la misura quindi è colma" e a proclamare la mobilitazione del personale, che precede lo stato di agitazione e l’eventuale sciopero.

"Dopo lunghe discussioni al tavolo sindacale - sottolineano in una nota - senza trovare soluzioni a molteplici criticità della caserma, ancora non si vedono soluzioni all’orizzonte.

Forte la denuncia di questo personale che da sempre si occupa di emergenza nel nostro Trentino ma che, ad oggi, ritiene sia impossibilitato a rispondere al meglio alla sicurezza sul nostro territorio.

Mezzi che scarseggiano, poca sicurezza del personale negli interventi, un Contratto collettivo che langue, modalità di progressioni del personale decise unilateralmente dall’Amministrazione, orari che cambiano senza un vero confronto, decisioni calate dall’alto senza margini di discussione: solo alcune delle criticità sollevate dal personale durante l’assemblea sindacale", concludono i tre rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil

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