TRENTO. «Ad oggi sono stimati 2 milioni di euro di interventi» scrive Maurizio Fugatti, in risposta all'interrogazione di Luca Zeni del Pd sul concerto di Vasco Rossi in area San Vincenzo.

Il problema, però, non sono solo i costi. C'è anche il tema dell'inquinamento del materiale depositato per spianare l'area e quello della reversibilità degli interventi che ne compromettono il possibile uso a parco agricolo, orti, produzione biologiche.

Sulla questione dei materiali di scavo e di riporto con parametri fuori limite per gli inquinanti, ha chiesto chiarezza anche Filippo Degasperi di Onda Civica Trentino. A Degasperi, che interroga sul materiale di risulta della galleria di Someda, il presidente della Provincia risponde che dal cantiere della galleria di Someda sono stati trasportati a San Vincenzo «circa 100.000 metri cubi di materiale», che il "sottoprodotto" depositato rispetta i limiti di legge, che non c'è un «apprezzabile impatto sulla qualità» della falda sottostante e che, «per quanto riguarda il DDT, le risultanze delle analisi effettuate non hanno fatto emergere profili di criticità».

Zeni, tra l'altro, ha chiesto quale sia «la provvisorietà delle spargimento di oltre 100.000 metri cubi di materiale che unito allo scotico previsto cambierà definitamente la natura dell'area» e «come possono essere provvisori interventi che prevedono la posa di tubazioni drenanti, materiale e la copertura delle fosse di bonifica».

La risposta di Fugatti è chiara su un punto: il possibile riutilizzo agricolo è impraticabile. «Ad oggi» scrive il presidente «la destinazione da Prg resta quella di "Zone per attrezzature pubbliche e di uso pubblico di interesse urbano" (e non agricola)» e «quanto è stato già autorizzato (livellamento, drenaggi, sottoservizi etc) ha conformità anche con un futuro progetto unitario».

Intanto in questi giorni l'agenzia di prevendita sta consegnando i biglietti, che entro la settimana verranno recapitati a tutti gli acquirenti. Segno che il concerto è confermato.