Salute / La visita

La ministra Stefani a Villa Rosa e al Centro Nemo, nel ricordo del coraggioso e indimenticato Mirko Toller

Considerato il fratello di tutti, con la sua voglia di vivere è diventato famoso per essere stato protagonista di uno spot televisivo con Checco Zalone in sostegno alla ricerca sull’atrofia muscolare spinale

LE FOTO La ministra al Centro Nemo

PERGINE.  “Non cercare una strada tutta in discesa senza buche, senza traffico, perché non l’hanno ancora inventata”. Questo è il messaggio che ha accolto la ministra per le Disabilità, Erika Stefani, oggi in visita per parlare di futuro, nuovi progetti e inclusione all’ospedale riabilitativo Villa Rosa di Pergine Valsugana e al Centro Clinico NeMO Trento.

 

“La pandemia ha fatto emergere la forza dei servizi territoriali, capillari e diffusi. – dichiara Erika Stefani, Ministro per le disabilità -. In quest'ottica è ancor più urgente che alle persone con disabilità sia garantita un'attenzione puntuale e di prossimità. Per questo lavoriamo al fine di rendere concreto ed effettivo il progetto di vita individuale, dove la persona deve diventare protagonista e i servizi devono essere ritagliati come un abito sartoriale sui suoi bisogni e i suoi progetti. Ed il Centro Clinico NeMO Trento è un esempio di come la sinergia virtuosa tra le istituzioni territoriali e il terzo settore possa generare buone pratiche di eccellenza, dal punto di vista scientifico e clinico, che hanno la “capacità sartoriale” di dare risposte concrete ai bisogni di cura specifici, come quelli della comunità neuromuscolare. Lavorare insieme alla persona, per dare attuazione al suo progetto di vita, non può che portare sempre ad un messaggio di generatività e che oggi possiamo celebrare nel ricordo del giovane Mirko Toller e nel suo coraggio di vivere, oltre la malattia”.

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IL MINISTRO STEFANI VISITA L’OSPEDALE RIABILITATIVO VILLA ROSA L''esponente del governo Draghi ha visitato Villa Rosa e il Centro clinico Nemo di Trento

Se è vero, infatti, che la pandemia ci ha fatto sperimentare cosa significhi essere fragili, il messaggio di Mirko Toller, inciso su una delle pareti della palestra riabilitativa del Centro NeMO, ci restituisce il valore di un Paese che ha la responsabilità di essere sempre più accessibile, inclusivo e solidale. Un Paese nel quale le persone con disabilità non solo devono essere considerate al pari di tutti i cittadini, ma diventano risorsa per l’intera società. 

 

“È con orgoglio che oggi accompagniamo il ministro per le disabilità, Erika Stefani, a visitare questo fiore all’occhiello del sistema sanitario trentino e della ricerca, frutto di un virtuoso accordo pubblico/privato. Vorremmo che il Centro clinico NeMO Trento diventasse punto di riferimento nel settore delle patologie neuromuscolari e neurodegenerative del Nord Est Italia – sono le parole del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. Abbiamo voluto inaugurare questa struttura appena possibile, lo abbiamo fatto lo scorso febbraio, in piena pandemia, per dare un segnale di fiducia ai tanti bambini e adulti affetti da malattie neuromuscolari, che qui potranno trovare una risposta, e alla comunità trentina. Non ci siamo fermati con la pandemia, il nostro sistema sanitario è un’eccellenza anche grazie a centri come questo che coniugano ricerca e medicina, competenze specialistiche frutto di un’alleanza fra istituzioni, pazienti e medici”.

 

I numeri del Centro NeMo

 

Inaugurato lo scorso 24 febbraio 2021, con i suoi 1500 mq di superficie, 14 posti letto, 43 ricoveri e 140 visite ambulatoriali, il Centro Clinico NeMO Trento conferma di essere una risposta concreta al bisogno clinico-assistenziale della comunità neuromuscolare.

 

Chi era Mirko Toller

 

Era il 4 ottobre 2020, quando, sotto una pioggia battente, Segonzano ha dato l’ultimo addio al diciassettenne Mirko Toller. Considerato il fratello di tutti, con la sua voglia di vivere è diventato famoso per essere stato protagonista di uno spot televisivo con Checco Zalone in sostegno alla ricerca sulla SMA (atrofia muscolare spinale). La stessa patologia con la quale Mirko ha convissuto nella sua vita troppo breve, ma trascorsa a combattere con coraggio, ironia e leggerezza. Ed è proprio nel ricordo di Mirko Toller, alla presenza della sua famiglia, delle associazioni dei pazienti, delle istituzioni della Provincia, fra cui il dirigente generale del Dipartimento salute Giancarlo Ruscitti, e delle autorità locali, che oggi è stata intitolata la palestra riabilitativa del Centro NeMO.

 

“In marzo avevo invitato il ministro per le disabilità Erika Stefani in Trentino per visitare il Centro Clinico NeMO, struttura da poco inaugurata all’ospedale Villa Rosa di Pergine Valsugana – spiega l’assessora alla Salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana. Un invito che oggi il Ministro ha raccolto e che ci permette di illustrare le peculiarità di questo centro all’avanguardia, frutto di una collaborazione con Fondazione Serena, che ci consente di offrire una presa in carico multidisciplinare ai tanti malati di SLA, SMA e altre patologie neuromuscolari e neurodegenerative. Il tutto in un centro, il Villa Rosa, che ospita un ospedale riabilitativo all'avanguardia nel sperimentare forme di convivenza con la disabilità: proprio qui trova spazio anche il progetto Ausilia, un appartamento dotato di ogni confort e domotizzato per permettere a persone disabili di vivere in autonomia. Tutto questo conferma l'attenzione della politica al mondo della disabilità, con particolare attenzione a migliorare la qualità della vita di pazienti e caregiver grazie al lavoro instancabile di personale sanitario altamente qualificato e di strumentazione all'avanguardia”.

 

"Oggi – conclude l’assessore Segnana – è stata anche l'occasione per ricordare il giovane Mirko Toller e intitolargli la palestra alla presenza dei suoi genitori: è un segno indelebile per ricordare il suo impegno e la sua voglia di vivere capace di dare forza e coraggio a quanti come lui combattono ogni giorno”.

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