Nuove restrizioni: stamattina il confronto Stato-autonomie Roma: prolungare lo stop ai viaggi fra regioni e allo sci alpino Il ministro Speranza: mi pare complicato riaprire gli impianti

Si profila un nuovo rinvio del via libera agli impianti da sci da parte del governo centrale: lo ha detto ieri sera, in tv, il ministro Roberto Speranza.

Il tema sarà uno dei nodi sul tappeto questa mattina, nel confronto fra Stato e Regioni sul nuovo dpcm, in fase di elaborazione e in vigore dal 16 gennaio.

Roma intende procedere conn una nuova stretta, sia per facilitare lo scivolamento delle regioni in zona rossa (abbassando la soglia epidemica a soli 250 contagi settimanali per 100mila abiotanti) sia per bloccare gli spostamenti turistici (inserendo lo stop ai viaggi interregionali fra i divieti già in zona gialla).

Sullo sci il ministro, anche ieri sera ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa" su Raitre, è stato chiaro: «Ne discuteremo con le regioni, ma mi pare complicato vedere le scuole superiori chiuse e gli impianti di sci aperti. È evidente che ne discuteremo con le regioni: sarà uno dei temi, e poi ancora in Parlamento».

Sullo sci, in ogni caso, si attende il parere dei tecnici sulle nuove proposte che devono arrivare dalle Regioni dopo che erano state invitate ad aggiornare il protocollo.

Vi sono peraltro regioni e provincie autonome in cui anche le scuole superiori sono state riaperte il 7 gennaio (come il Trentino e l'Alto Adige) o proprio questa mattina (come la Toscana), anche se nella maggioranza dei casi (comprese Veneto e Lombardia) si è deciso localmente di rinviare a fine mese, con grande delusione e insofferenza degli studenti, di nuovo lasciati indietro dalle istituzioni. Anche questa mattina, la ministra Lucia Azzolina è intervenuta sul tema ai microfoni del Gr Rai, per ribadire che gli studi scientifici confermano che «dentro le scuole il rischio di contagio è bassissimo».

Da qui, dunque, un nuovo appello alle autonomie locali di sforzarsi per riaprire, garantendo i trasporti in sicurezza. Azzolina ha anche sottolineato che ogni regione è un'area eterogenea, nella scuola esistono grandi città, dove l'organizzazione può rivelarsi più complicata, ma anche piccole province dove si può senz'altro garantire un ritorno a scuola senza rischi di assembramenti nelle fasi precedenti e successifve alle lezioni.

Il governo prepara dunque il primo provvedimento del 2021 con nuove limitazioni e una stretta in particolare sulla movida, arrivata dopo gli ultimi episodi di assembramenti e feste illegali, vietando l'asporto dai bar a partire dalle 18 ed estendendo il divieto di spostamento tra regioni anche nelle zone gialle, così come avvenuto dalle feste di Natale ad oggi.

Sul tavolo c'è anche la possibilità di istituire una zona bianca, seppur difficile da raggiungere (servirebbe un Rt sotto 0.5), in cui poter riaprire tutto senza limitazioni. Una zona bianca che, peraltro, se quella gialla diventasse sempre più densa di divieti, integrerebbe anche aperture finora presenti in quest'ultima (a cominciare dalla libertà di spostamento dei cittadini).

Si fa strada anche la possibilità di riaprire i musei, ma soltanto nelle Regioni gialle.

Se n'è parlato ieri sera nella riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione e che stamane saranno presentate alle Regioni nel vertice con il ministro Francesco Boccia. All'incontro parteciperà in video conferenza anche il ministro della Salute Roberto Speranza.

Confermato il coprifuoco alle 22, viene smentita invece, da fonti di governo, l'ipotesi di una stretta nei weekend che renderebbe tutte le regioni "arancioni".

Sulle soglie dei parametri che decreteranno i colori delle zone e sulla durata del nuovo Dpcm che sarà in vigore dal prossimo 16 gennaio - si apprende al termine della riunione - si deciderà dopo il vertice con le regioni e le comunicazioni al Parlamento del ministro della Salute, Roberto Speranza, il prossimo 13 gennaio.

Allo studio del governo, per il prossimo Dpcm, anche  varare una stretta anti-movida, vietando l'asporto dalle 18 esclusivamente per i bar. Saranno quindi consentite solo le consegne a domicilio. La proposta dovrà comunque essere sottoposta alle regioni.

C'è anche l'idea di prorogare lo stato d'emergenza per il Covid fino al 30 aprile. Una decisione però, spiegano fonti di governo, non è stata ancora presa.

"C'è una fase di recrudescenza del virus in tutti i paesi Ue ma nei giorni precedenti al Natale c'è stata una fase di rilassamento anche se durante le feste abbiamo assunto misure robuste", ha detto Speranza a Rai3 in relazione all'andamento ancora alto dei contagi. 

"Le misure restrittive funzionano e con molta probabilità resterà il divieto di spostamento tra regioni. Con l'ultima ordinanza abbiamo già stretto i parametri e domani incontreremo le regioni e mercoledi sarò in Parlamento e tra giovedi e venerdi ci prepariamo a ulteriore dpcm: saranno confermate le norme vigenti con nuove restrizioni. C'è inoltre la variante inglese e quindi mantenere alta l'asticella di attenzione è fondamentale. 

L'auspicio è che l'approvazione di Ema per il vaccino anti-Covid di Oxford/AstraZeneca/Irbm possa arrivare entro la fine di gennaio e gli inizi di febbraio. Siamo primi in Ue per numero di vaccinati ma urge l'approvazione di più vaccini da parte di Ema"", ha detto ancora Speranza.

comments powered by Disqus