Carenza di insegnanti formati I dirigenti lanciano l'allarme

Insegnanti di sostegno introvabili. L'allarme è lanciato dai dirigenti scolastici trentini. In una lettera firmata da Paola Pasqualin e da Stefano Kirchner e inviata, tra gli altri, alla sovrintendente Viviana Sbardella, al presidente Maurizio Fugatti e all'assessore all'Istruzione Mirko Bisesti, viene fatto notare che questo è un problema che non può più essere ignorato.

Secondo i dirigenti, la scuola trentina sta complessivamente reggendo la pressione della crisi sanitaria: in particolare il primo ciclo. Più pesante resta in questo momento l'impatto della pandemia sul secondo ciclo. L'emergenza Covid non ha distolto tuttavia l'attenzione della scuola da elementi di criticità che sono precedenti la contingenza e che da questa sono solo stati eventualmente evidenziati. Si tratta nello specifico della mancanza, soprattutto per alcune classi di concorso, di docenti con adeguata formazione o con i titoli culturali necessari per l'accesso alla professione.

È quest'ultimo il caso in particolare degli insegnanti di sostegno, di fatto introvabili. Gli Istituti comprensivi e le scuole secondarie di secondo grado delle reti di Trento hanno raccolto i dati relativi ai numeri di docenti che nell'anno scolastico in corso sono stati incaricati pur non in possesso dei titoli culturali e professionali necessari. Dall'analisi emerge un quadro sconfortante. Si voleva far emergere, attraverso i dati, quanto sia impattante e complessa la ricerca di insegnanti con adeguata formazione e quanto sia diffuso il ricorso a personale senza titoli e o con formazione diversa a causa dell'esaurimento delle graduatorie e dell'indisponibilità di personale qualificato. La situazione è grave relativamente al dato sugli insegnanti di sostegno. Altrettanto critica è, per la scuola primaria, la carenza di personale con titolo sia su scuola comune che per le lingue straniere.

"Per il sistema scolastico trentino - questo l'appello dei dirigenti - l'urgenza, nell'immediato, è quella di poter contrattualizzare personale docente qualificato: a breve e a medio termine va rivista, a nostro avviso, la programmazione della formazione del personale scolastico in entrata per il primo e per il secondo ciclo".

Per quanto riguarda invece gli insegnanti di sostengo nella lettera si fa notare "che l'insegnante di sostegno come pensato negli anni settanta oggi non ha ragione di essere.
Non si tratta di rinunciare tout court al supporto specialistico, anzi, questo dev'essere garantito e implementato. Esso va però ripensato ed agito in modo diverso». E viene precisato: «Nella nostra ipotesi organizzativa e di formazione va previsto un team di docenti esperti "specializzati" che, in base alla necessità, entra nei consigli di classe ed eventualmente anche in aula per guidare la lettura dei contesti, l'analisi dei punti di forza e delle criticità. Questo team ha competenze solide di lavoro di gruppo, sa attivarsi in contesti di relazione complessi, operare su tavoli interistituzionali e porsi con garbo al servizio di colleghi, famiglie e specialisti nella realizzazione di progetti di vita di studenti e studentesse in situazione di fragilità educativa.

Formazione del personale Università e Scuola: "L'attuale programmazione della formazione di personale per la scuola dell'infanzia e primaria, scuola comune e sostegno, da parte della Facoltà di Scienze della Formazione di Bressanone (UniBZ) appare poco allineata con il fabbisogno delle scuole trentine; sembra poco realistico che le 80 matricole sul territorio regionale possano garantire la copertura del fisiologico turnover del corpo docente trentino e altoatesino. Oltre al fatto che alcune di loro, una volta formate, potrebbero spostarsi in altre province. Le stesse criticità si riscontrano nel numero di posti del corso di specializzazione per insegnanti di sostegno della Facoltà di Scienze cognitive di Rovereto (UniTN); la facoltà non riesce da tempo a fornire un numero adeguato di specializzati rispetto alle necessità del nostro territorio. Si ritiene urgente quindi da parte dell'Assessorato Istruzione, Università e Cultura e del Dipartimento Istruzione una pianificazione, nel breve e medio periodo, del reclutamento e della formazione del personale docente sia nei numeri che nella qualità; la formazione in particolare va destinata ai vari gradi di scuola trentina, alle diverse classi di concorso e tipologia di cattedra».

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