Oggi si ritorna a scuola: 70 mila studenti in Trentino tutti in aula, sperando che duri

Stamattina, dopo sei mesi di stop da pandemia, riaprono le 350 scuole trentine. La campanella, in molti casi, suonerà prima delle 7 e mezza per evitare assembramenti. Più di 70mila studenti, dai bambini di prima elementare a ragazzi e ragazze maggiorenni che faranno la maturità, indosseranno la mascherina a partire da 50 metri dalla scuola e fino a che non si saranno seduti al banco. Si indosserà di nuovo quando ci si alza. «La ricreazione si fa prevalentemente in aula - precisa la Sovrintendente Viviana Sbardella - Nelle primarie si utilizzeranno il più possibile gli spazi fuori».

«L’augurio è che sia un anno scolastico il più possibile normale. Agli studenti e alle famiglie dico che ce la possiamo fare se tutti siamo responsabili. I 70mila ragazzi e ragazze e i loro genitori faranno la differenza». Sbardella è stata nominata sovrintendente scolastica provinciale un anno fa e si è trovata a gestire la scuola nell’anno più difficile, quello del Covid-19.

«In questi mesi il personale si è speso in modo incredibile» sottolinea Sbardella. C’è chi ha lavorato sabato e ieri, domenica, per garantire la riapertura in sicurezza.


Si entra anche dal giardino. «Nelle scuole sono stati predisposti più ingressi che in passato - spiega Sbardella - Gli studenti entreranno anche da accessi abitualmente non utilizzati. Nella scuola primaria, si potrà entrare nelle aule dalle porte-finestre che danno sul giardino. L’apertura sarà in anticipo sull’orario consueto, alle 7 e 30 o anche un po’ prima, in modo che il flusso di entrata sia scaglionato e non ci siano assembramenti in attesa della campanella. Le famiglie sono state informate, hanno ricevuto le piantine con l’indicazione degli ingressi. All’interno ci sono percorsi tracciati. Qualche dirigente ha fatto un video per spiegare il percorso dalla fermata dell’autobus alle classi».

La febbre si misura prima a casa. All’entrata ci saranno 1.005 termoscanner per misurare la temperatura. «Sono un po’ meno di uno per ingresso, in qualche caso, per scuole molto grandi come il Buonarroti o il Da Vinci, due per ingresso, uno a destra e uno a sinistra - dice Sbardella - L’indicazione è di misurare la temperatura a tutti, in via progressiva. Attenzione però, rimane il fatto che la responsabilità è in capo alla famiglia. Se i genitori si rendono conto che il bambino ha febbre o altri sintomi, chiediamo per senso di responsabilità di non mandarlo a scuola. Capisco la mamma che deve andare al lavoro e non sa come fare a lasciare il figlio a casa, ma è necessario per evitare di rimanere a casa per chissà quanto tempo. I termoscanner sono solo una misura aggiuntiva».

Digitale, il piano B. I protocolli prevedono le regole in caso di sintomi sospetti o positività al Covid: quarantena per la classe e anche per maestro o maestra alle elementari. Restano alcuni problemi in caso di sostituzione del docente. «L’Azienda sanitaria valuterà caso per caso». Nella situazione peggiore, è stato predisposto un piano B di didattica a distanza? «Le scuole stanno preparando un piano di didattica digitale - afferma Sbardella - Nelle primarie almeno 10 ore settimanali, anche solo per la relazione. Alle medie 15 ore, alle superiori almeno 20». Speriamo che non serva. «In bocca al lupo a tutti».

I numeri della scuola trentina. Tutte le scuole del Trentino inizieranno il nuovo anno scolastico con lezioni in presenza e soprattutto nel rispetto di tutte le normative di sicurezza.

A fronte di un lieve calo della popolazione studentesca, che passa dai 70.351 iscritti dello scorso anno ai 70.162 iscritti dell’anno che sta per iniziare, i numeri registrano un aumento delle classi +233, così come delle cattedre +367 e dell’organico ATA +138.

Nel dettaglio, dei 70.162 studenti iscritti, 26.157 frequenteranno la scuola primaria, 16.677 la scuola secondaria di primo grado, 21.273 la scuola secondaria di secondo grado e 6.005 l’istruzione e formazione professionale.

I dati complessivi del nuovo anno scolastico evidenziano un calo del 2,05% nella scuola primaria e dello 0,84% nell’istruzione e formazione professionale, mentre le iscrizioni registrano un lieve aumento nella scuola secondaria di primo grado + 0,45% e nella secondaria di secondo grado secondo grado + 1,60%.

La normativa Covid ha portato ad un aumento del numero delle classi che passano da 3.542 a 3.775 al fine di assicurare il distanziamento e migliorando la qualità dell’insegnamento.

Le scelte degli studenti confermano una tenuta delle iscrizioni ai licei (45%), seguiti dai percorsi tecnici (31%), dalla formazione professionale (22%) e dagli istituti professionali (2%). Aumenta lievemente la popolazione straniera che passa da 8.163 a 8.263 unità (+1,23%).

L’aumento degli stranieri è più evidente nella scuola secondaria di primo e secondo grado, rispettivamente +5,25% e +6,39%.

Gli studenti con bisogni educativi speciali certificati sono 2.708, di cui 1.774 alla scuola primaria e secondaria di primo grado, 342 alla secondaria di secondo grado e 592 all’istruzione e formazione professionale.

I docenti di ruolo sono 6.291, rispettivamente 2.772 alla primaria, 1.501 alla secondaria di primo grado, 2.017 alla secondaria di secondo grado, mentre il personale amministrativo e gli assistenti educatori di ruolo sono 1.630.

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