Fase 3, aumentano i posti disponibili su bus e treni Nuovi controlli dei biglietti

Aumentano i posti sui trasporti pubblici e tornano i controlli per sanzionare chi non paga il biglietto. Sono le due novità in tema di trasporti contenute nell'ordinanza firmata ieri dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti in tema di emergenza Covid 19. Il mobility manager della Provincia Roberto Andretta ha spiegato che di fatto si introduce un aumento di posti sulle flotte - urbana, extraurbana e ferroviaria - fino al limite del 50%. Così gli autobus urbani che, in ossequio alle disposizioni sul distanziamento, potevano trasportare fino ad un massimo di 26 passeggeri (a fronte di 90 trasportati in condizioni di normale affollamento preCovid) ora aumenteranno la capacità di carico che sale tra 40 e 50 posti a seconda del modello di autobus. Un mezzo adibito a servizio extraurbano passa da 25 passeggeri a 38 posti.

«Siamo ancora lontani dalla piena capacità di carico - ha detto Andreatta - ma con lunedì guadagneremo non pochi posti».
Sul servizio urbano il limite di occupazione viene portato al 50% dei passeggeri complessivi indicati dalla carta di circolazione. Anche sul servizion extraurbano vengono introdotti posti in piedi nel rispetto del distanziamento: per esempio un autobus da 12 metri avrà 28 posti a sedere più 10 in piedi per un totale di 38 posti. Cresce anche la capacità dei treni.

Guardiamo alla Ferrovia Trento-Malè: sugli elettrotreni Alstom 400 ci saranno 48 posti a sedere (su 96) e 18 in piedi (su 140).
Già da oggi c'è un'altra novità: l'ordinanza affronta anche il tema del pagamento dei biglietti. «Dall'11 di maggio - sottolinea Andreatta - è obbligatorio il pagamento del titolo di viaggio. Anche se non c'è contatto tra autista e utente, questo non esonera certo il passeggero, che sia trentino o non, dal pagamento. Per questo da domani (oggi per chi legge, ndr) nelle stazioni e presso le fermate principali ci saranno dei controlli sui passeggeri in discesa». Eventuali "furbetti" saranno multati sulla base di quanto è previsto dalla legge provinciale 16 del 1993.

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