Solidarietà: ecco a chi vanno i soldi dei trentini

di Nicola Marchesoni

Sono quasi 100mila i trentini che hanno destinato il 5 per mille delle dichiarazioni dei redditi presentate l’anno scorso e riferite al 2017 a oltre un migliaio di associazioni, enti di ricerca, culturali o amministrazioni comunali della nostra provincia.

A fare il pieno dei circa 3 milioni di euro donati dai contribuenti locali al settore del no-profit sono state soprattutto le realtà che operano nel campo del sostegno alle fasce deboli e bisognose di aiuto. Al primo posto delle associazioni che hanno beneficiato maggiormente della generosità della gente trentina c’è la Sos Villaggi dei bambini onlus. A sceglierla sono stati in 10.502, per un totale di 410mila assegnati.

Grande successo per la Pro Vita onlus di Rovereto, associazione che opera in difesa dei bambini, della vita dal concepimento alla morte naturale, che sostiene la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e che difende il diritto dei genitori a educare i propri figli. In 1.281 hanno deciso di far confluire nelle casse di questa realtà 48mila euro. Una quantità di denaro, incredibile ma vero, superiore a quella che riescono a portarsi a casa, per esempio, l’Università di Trento (47mila euro) e il Comune di Trento (38mila euro).
Sulla scia del Congresso della Famiglia di Verona e la divisione sempre più profonda tra chi si batte contro la teoria gender e chi invece la promuove, quest’anno potrebbe Pro Vita potrebbe incassare ancora più soldi.

I PRIMI DIECI POSTI

I primi tre posti della classifica generale del 5 per mille dell’ultima dichiarazione dei redditi presentata ricalcano, eccezion fatta per l’exploit di Pro Vita, quelli del 2016. Dietro all’Associazione Sos villaggi dei bambini onlus, c’è la conferma della sezione trentina della Lega italiana per la lotta contro i tumori. Sui moduli del 730 hanno scritto il suo codice 4.264 persone per un totale complessivo di 111mila euro assegnati. Terza con 1.464 scelte e un valore di 59mila euro incamerati è la Fop (Fibrodisplasia ossificante progressiva) di Avio.
Medaglia di legno per la Pro Vita Onlus, quinta l’Università di Trento e sesta, altra conferma, l’Associazione “Promozione infanzia bisognosa mondo impoverito” con sede a Volano. A seguire il Comune di Trento, che batte per donazioni quello di Rovereto (appena 12mila euro incassati), la Fondazione trentina per l’autismo (36mila euro), l’Anffas (33mila euro) e l’Associazione acqua per la vita – Water for life (30mila euro).



Dopo i primi dieci posti, le altre dieci realtà più premiate sono: l’Associazione Spagnolli – Bazzoni di Rovereto (29mila euro) che nel giro di dodici mesi perde quasi 7.000 di euro, gli Amici della neonatologia trentina (26mila euro), Bambi Associazione Bambino Malato Onlus (23mila euro), “Il Tucul” di Vallarsa (22mila euro), la sezione nazionale della Lega per la difesa del cane (21mila euro), l’Associazione Amici Trentini Onlus (18mila euro), la Stella d’oro della Bassa Vallagarina (18mila euro), l’Associazione diabete giovanile del Trentino (17.974 euro), l’Associazione trentina dei malati reumatici (17.878 euro) e la Croce Bianca di Canazei (17.781 euro).

AL VERTICE A LIVELLO NAZIONALE

L’Associazione per la ricerca sul cancro è stata scelta da un milione e 638mila contribuenti che hanno donato 64 milioni, ad Emergency sono finiti 12 milioni, alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro 11 milioni e a Medici senza frontiere 10 milioni.


CLASSIFICA COMPLETA

Ecco l’elenco completo delle associazioni trentine, ma non solo, che si vedono confluire nel proprio bilancio soldi provenienti dal 5 per mille:

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