Dodici progetti per il nuovo ospedale Costo previsto: 338 milioni di euro

Sono dodici i gruppi di progettazione che hanno depositato all’Agenzia provinciale per gli appalti e concorsi (Apac) una proposta di progetto preliminare per la realizzazione del Not, oggi ribattezzato Polo sanitario del Trentino (Pst).

Sul nome dei partecipanti al concorso viene mantenuta la riservatezza e i progetti presentati sono stati contraddistinti da un codice, per essere sottoposti con garanzia di anonimato alla commissione che dovrà selezionare il vincitore.

La commissione giudicatrice, composta da cinque persone, in parte interni e in parte esterni all’amministrazione, dovrebbe essere nominata dalla giunta provinciale già questo venerdì o la prossima settimana, previa verifica dei requisiti di legge di ciascun commissario, compreso quanto previsto dal piano anticorruzione.

Visto il pasticcio sulla precedente gara per il Not, che è stata annullata dal Consiglio di Stato proprio nella parte relativa all’aggiudicazione, a causa dell’irregolarità nella composizione della commissione, ora la Provincia cercherà di muoversi con i piedi di piombo nella scelta dei componenti.

Una volta nominata la commissione, questa sarà impegnata per circa 240 ore complessive di lavoro, che vuol dire più o meno tre mesi, per scegliere il progetto vincitore. Il concorso di progettazione è lo strumento principale attraverso il quale viene individuata la cordata di progettisti che svilupperà le successive fasi della progettazione (progetto definitivo ed esecutivo).

Il costo massimo netto indicato nel bando non dovrà superare i 284 milioni di euro: 210 milioni per gli edifici, gli arredi, i parcheggi e le reti, 34 per le attrezzature e 40 per la viabilità, le reti interne e lo spostamento della tangenziale.

Il costo complessivo, considerando Iva, spese tecniche, imprevisti e oneri aggiuntivi, è indicato in 338,8 milioni. I professionisti del gruppo che risulterà vincitore (almeno sette, tra architetti, ingegneri, geologi, coordinatori della sicurezza e, come consulenti, medici e pure un esperto di aeronautica), riceveranno un premio di 600 mila euro e avranno l’opzione sulla progettazione successiva, definitiva ed esecutiva.

A chi si piazzerà dal secondo al quarto posto come migliori progetti, con almeno 60 punti, sarà riconosciuto un rimborso spese di 420 mila euro.

Passati i tre mesi circa per la selezione del progetto da parte della commissione aggiudicatrice, ci sarà la fase della realizzazione del progetto definitivo ed esecutivo per il quale saranno dati sei mesi di tempo. Tutto questo naturalmente al netto di eventuali ricorsi al Tar da parte degli altri progettisti partecipanti, che per un concorso di tale rilevanza vengono dati pressoché per scontati.

L’ulteriore passaggio, una volta ultimato il progetto esecutivo di tutte le opere previste nel Polo sanitario del Trentino, la Provincia, d’intesa con il progettista, pubblicherà i bandi di gara d’appalto delle opere che saranno divise tra i 6 e gli 8 lotti distinti, per tipo di opera.

Ci sarà dunque l’appalto dell’ospedale vero e proprio, dell’edificio che dovrà ospitare la scuola per infermieri, l’appalto per la predisposizione dell’area, per i parcheggi, per la viabilità (interramento del cavalcavia sulla tangenziate). Si calcola comunque che nella migliore delle ipotesi le prime gare d’appalto non possano essere pubblicate prima della primavera del 2018.

Nel frattempo, la Provincia resta in attesa della decisione definitiva - quella del Consiglio di Stato - sui ricorsi presentati dalle cordate capeggiate da Cmb, Impregilo e Pizzarotti contro le decisioni del Tar di Trento, che aveva bocciato le richieste di risarcimento danni per circa 40 milioni di euro totali per la revoca del precedente travagliato bando - quello del 2011 - per l’appalto in finanza di progetto dell’intera opera al quale le tre cordate, oltre a Mantovani, avevano partecipato.

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