Uno stalker «fantasma» pedinava la studentessa

Un corteggiatore "fantasma", capace di materializzarsi all'improvviso per poi scomparire prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. Un corteggiatore inizialmente galante, poi fastidioso, alla fine inquietante. Un corteggiatore che per la giustizia è uno stalker, un giovane albanese che nel suo vocabolario sociale non conosce la parola rifiuto. Ora l'uomo, un 28enne senza fissa dimora, è a processo con l'accusa di atti persecutori ai danni di una 25enne, studentessa di Giurisprudenza.

La ragazza condivideva un appartamento in zona Bolghera. Nel giugno del 2015, sul poggiolo, vennero trovati dei biglietti d'amore, scritti in un italiano approssimativo, insieme a barrette di cioccolato. Un biglietto, lanciato legato ad un sasso, dava un indizio preciso sull'autore dei biglietti: c'era scritto un nome maschile albanese con un numero di telefono. Qualche giorno dopo arrivò, inviato dal corteggiatore "fantasma", un altro biglietto d'amore insieme ad un paio di sandali. 

La ragazza all'inizio non aveva dato peso alla cosa, ma quando gli approcci si fecero più insistenti iniziò a temere. All'inizio cercò di far capire al giovane albanese che le sue attenzioni erano sgradite. Ma i ripetuti e netti rifiuti non scalfivano in alcun modo la determinazione del giovane albanese innamorato. 

Lo stalker sembrava conoscere a fondo la vita della vittima. Quando questa, l'11 luglio 2015, andò in stazione per prendere un treno diretta a Bologna, lui era sul binario ad attenderla. Salì persino sul treno cercando di convincere la ragazza a frequentarlo. Trascorsero due settimane di silenzio. Il corteggiatore molesto, però, non era andato in ferie. Comparve all'improvviso il 26 di luglio: aspettava la sua "preda" sulla via di casa. Lei finse di non vederlo e si infilò in casa chiudendo la porta di ingresso. L'uomo per qualche minuto rimase a bussare rumorosamente. Nei giorni successivi, in piena canicola estiva, il giovane compariva all'improvviso quando la ragazza passava lungo via Santa Croce. La vittima, sempre più impaurita e scocciata per un approccio che di fatto limitava la sua libertà, chiese aiuto agli amici che in più occasioni intervennero spiegando al corteggiatore che le sue attenzioni non erano gradite.

Anche questi inviti, però, caddero nel vuoto. Ad ottobre, alla ripresa delle lezioni, lo stalker entrò di nuovo in azione. Talvolta si limitava a passare in bicicletta lanciando sguardi alla ragazza; in altre occasioni attendeva sotto casa o pedinava la vittima salvo poi scomparire quando questa chiamava le forze dell'ordine. Gli ultimi atti persecutori risalgono a fine 2015 quando a casa della ragazza, a tutte le ore, qualcuno suonava il campanello. Ora il molestatore è diventato un "fantasma" anche per la giustizia: poiché del giovane non c'è più alcuna traccia, il procedimento penale è stato sospeso.

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