Brucia il vecchio carro funebre: attimi di paura ieri al cimitero

Da anni - almeno dal 2010 - quel vecchio, storico furgone abbandonato nei pressi del cimitero di Trento era la casa di un senzatetto

Paura nella mattinata di ieri al cimitero di Trento, dove si è sviluppato un furioso incendio: a bruciare, il vecchio carro funebre abbandonato ormai da decenni a fianco di una delle «barchesse» vicino alla ferrovia e che era da anni la dimora di un senzatetto.

Erano da poco passate le 10 quando a dare l’allarme sono stati alcuni dei dipendenti dei servizi funerari e cimiteriali del Comune, oltre a numerosi cittadini che si trovavano al camposanto in visita alle sepolture di parenti ed altre persone care.La paura è stata tanta, perché non si è capito subito che cosa stesse bruciando: l’unica cosa cerca era il vigore delle fiamme, che si stagliavano alte così come le colonne di fumo.

Ogni rischio è stato scongiurato dal tempestivo intervento dei vigili del fuoco permanenti, che hanno subito domato le fiamme: tutto era partito dal vecchio mezzo, da un paio d’anni depositato a fianco della barchessa, dopo che per lunghi anni era stato «custodito» dalla struttura: il mezzo era stato spostato nel punto in cui si trovava ieri mattina esattamente due anni fa: era il 17 giugno 2014 e si decise di fare un po’ di pulizia all’interno e attorno alle strutture storiche che si trovano tra il cimitero e la ferrovia in occasione dell’apertura del sottopassaggio pedonale per palazzo delle Albere ed il Muse.

Da anni - almeno dal 2010 - quel vecchio, storico furgone era la casa di un clochard che ne aveva trasformato l’abitacolo in una sorta di giaciglio, nel quale era solito scaldarsi con lumini presi dalle tombe del cimitero. È molto probabile che siano stati proprio i lumini a dare il là alle fiamme, dopo che l’uomo ieri mattina non li ha spenti correttamente.

Già nel 2014 quando il mezzo era stato spostato l’amministrazione comunale si era impegnata a trovare una soluzione per far sì che l’uomo non utilizzasse più il mezzo come luogo in cui passare le proprie notti, ma il mantenimento in loco del furgone d’epoca aveva rappresentato per quest’ultimo un richiamo troppo forte e nel giro di pochi giorni la situazione si era riproposta stabilmente.

Grande il dispiacere del dirigente dei servizi funerari e cimiteriali Carmelo Passalacqua, da sempre impegnato nel garantire decoro e sicurezza per il cimitero e nella ricerca di una soluzione per la delicata della situazione dell’uomo: «Il furgone era rimasto lì in attesa di una sua collocazione in una dimensione che ne valorizzasse anche l’aspetto storico. Ora credo invece verrà eliminato definitivamente».

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