Da oggi il via alle domande per ottenere il bonus bebè

Da oggi si possono presentare le domande per avere il bonus bebè: gli 80 euro per le famiglie a cui è nato un bambino dal mese di gennaio 2015

Da oggi si possono presentare le domande per avere il bonus bebè: gli 80 euro per le famiglie a cui è nato un bambino dal mese di gennaio 2015.

Le famiglie che hanno avuto una nascita a partire dal 1 gennaio 2015 al 27 aprile 2015 possono verificare e richiedere gli arretrati di gennaio, febbraio, marzo e aprile.

Con  circolare dell’Inps datata 8 maggio, parte ufficialmente la campagna Bonus Bebè che prevede per le famiglie con neonati nel triennio 2015-2017 e/o figli in affidamento o adozione entrati a far parte delle famiglie nello stesso periodo, un bonus di 80 euro mensili nel caso di indicatore Isee tra i 7000 e i 25.000 euro, raddoppiato a 160 euro mensili se il l’indicatore Isee è al di sotto di 7.000 euro. Il bonus potrà essere goduto dal momento della nascita per 3 anni, a condizione che la presentazione annuale dell’Isee non certifichi un reddito superiore alle fasce di accesso previste, in tal caso il godimento decade.

Hanno diritto al bonus bebè dal primo giorno della nascita del bambino, o dell’entrata in famiglia di un bambino in affidamento o adozione, tutti coloro che presenteranno la richiesta all’Inps,  entro 90 giorni dall’evento.

Tenuto conto del forte ritardo con cui si è data attuazione al decreto ministeriale, per i nati di questi primi mesi dell’anno avvenuti entro il 28 aprile, vi è la possibilità di presentare la richiesta entro il 27 luglio ottenendo tutti gli arretrati. Nel caso il richiedente non presentasse la richiesta entro tali termini, e successivamente entro i 90 giorni previsti, il bonus di 80 euro o il bonus di 160 euro verrà erogato a partire dalla data di presentazione della domanda. L’assegno verrà liquidato direttamente dall’Inps al richiedente.

Il Caaf Cgil e il patronato Inca ricordano che la presentazione della richiesta all’INPS può avvenire solo in via telematica attraverso i Patronati, o direttamente via internet per chi è in possesso del Pin e delle password. Il Caaf della Cgil così come gli altri Caaf presenti sul territorio, è come sempre a disposizione per l’elaborazione dell’indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee), mentre, come detto, il patronato inca provvede all’elaborazione e all’invio telematico all’Inps della domanda.

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