Il Beagle resta senza pedigree allevatore finisce a processo

È approdata in Tribunale la disputa per un Beagle di nome Enea, simpatico cane da caccia ma anche cane da monta in grado di far guadagnare parecchi soldi

È approdata in Tribunale la disputa per un Beagle di nome Enea, simpatico cane da caccia ma anche cane da monta in grado di far guadagnare parecchi soldi al proprietario di un maschio riproduttore di elevato lignaggio.
Se però il Beagle non ha il necessario pedigree, le sue doti di «stallone» - e i relativi, supposti, guadagni per il suo padrone - rischiano di non trovare soddisfazione. Proprio per una questione di mancato pedigree, il venditore di un cucciolo di Beagle è finito a processo con l’accusa di «frode nell’esercizio del commercio».
 
L’uomo avrebbe venduto per 726 euro, Iva inclusa, un cucciolo di cane garantendo l’esistenza del pedigree, documento che tuttavia non è mai stato consegnato all’acquirente. Tutta la storia di Enea sull'edizione cartacea o elettronica del nostro giornale.

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