Attacco al ripetitore Vodafone Black out per le linee telefoniche

di Marica Viganò

Non ci sono stati scoppi o fiamme, né sono stati trovati inneschi. Ma qualcuno sul Calisio c’è stato, «armato» di spranghe e bastoni, e con il favore del buio ha colpito distruggendo la stazione di telecomunicazione di Vodafone. Dalla serata di martedì e per l’intera giornata di ieri le comunicazioni sono state a singhiozzo.  Alcuni paesi della Valsugana e del Primiero sono stati isolati. A non funzionare sono state le linee Vodafone, con conseguenze rilevanti per chi ha affidato alla compagnia le comunicazioni professionali, ma anche per i normali fruitori dei servizi che - per qualche ora se fortunati, o per tutta la giornata - non hanno potuto telefonare o ricevere chiamate, comunicare con gli sms, navigare sul web. Il danno, dunque, non è solo alla struttura di Vodafone, ma ha comportato disagi a decine di migliaia di utenti del Trentino Orientale. 

L’allarme è arrivato alla compagnia telefonica nella notte fra martedì e mercoledì e ieri mattina, non appena c’è stata luce sufficiente, sul posto sono arrivati per un sopralluogo i poliziotti: gli agenti della scientifica da una parte per trovare indizi, tracce e tutto ciò che possa portare agli autori del gesto; gli uomini della Digos dall’altra per capire se si possa trattare di un attentato di matrice anarchica. Con l’occupazione da parte degli appartenenti dell’area anarco-insurrezionalista dell’ex asilo di via Manzoni a Trento - occupazione che prosegue da dieci giorni - l’attenzione della polizia rimane alta. 

Sul monte Calisio, nella località in cui si trova la stazione di telecomunicazioni e nelle immediate vicinanze non sarebbero stati trovati indizi che permettano di collegare l’accaduto ad una matrice anarchica, né ci sarebbero state rivendicazioni. Tuttavia nessuna pista viene per ora esclusa. Chi è entrato in azione sul Calisio sapeva bene ciò che stava facendo. Sul posto i vandali sono arrivati con spranghe o con bastoni (la polizia parla di «oggetti contundenti») con cui sono state distrutte le apparecchiature. All’esterno della cabina, infatti, non c’è alcun segno, a parte le tracce della forzatura alla porta blindata. È all’interno della struttura che c’è stata la devastazione. «È stato colpito l’apparato interno, l’apparato di rete, dove si trovano le macchine che distribuiscono il segnale voce ed sms» spiega Vodafone.

La promessa è che «il servizio verrà progressivamente ripristinato nel corso delle prossime ore ed entro domattina (oggie, ndr) saranno terminati tutti gli interventi». Vodafone evidenzia che sono state messe in campo «tutte le azioni necessarie per ridurre i disagi dei propri clienti».

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