Delitto Loris, il tribunale: «Veronica, una lucida assassina»

Il Tribunale del riesame ha depositato le motivazioni con cui ha confermato la custodia cautelare in carcere per Veronica Panarello, accusata dell'omicidio del figlio, il piccolo Loris Andrea Stival di 8 anni, avvenuto a Santa Croce Camerina, nel ragusano. Nelle 109 pagine delle motivazioni si parla di "una trama indiziaria fittissima che trova il suo addentellato principale nei comportamenti anche processuali della Panarello".

La donna, si legge, nell'ordinanza, "con agghiacciante indifferenza ha agito da lucidissima assassina manifestando una pronta reazione al delitto di cui si è resa responsabile", con la "volontà di organizzare l'apparente rapimento del figlio Loris". Per i giudici la madre del piccolo Loris avrebbe manifestato "una capacità elaborativa di una pronta strategia manipolatoria".

"L'enunciato di accusa non è sgretolato, come sostiene la difesa, da immagini sgranate ma confermato - secondo il Riesame - da un comportamento dell'indagata che, in questa fase incidentale, supporta ragionevolmente la consistenza dell'ipotesi accusatoria. Si delinea in tutta la sua dolorosa nitidezza, plausibilità, verosimiglianza la probabilità alta della fondatezza dell'accusa". Il delitto, secondo i giudici del riesame, sarebbe stato "verosimilmente propiziato da una circostanza occasionale, la discussione con Loris che quella mattina, sconvolgendo i piani di Veronica Panarello, vuole rimanere con la mamma, incuriosito dal suo look esteticamente curato".

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