La gestione mentale della gara

La gestione mentale della gara

di Michele de Matthaeis

“Correre, correre e correre”: questi pensieri passano nella testa del runner di qualsiasi livello esso sia.

Tuttavia correre non basta per prepararsi ad una gara. È fondamentale riuscire a usare la testa per sfruttare i sacrifici fatti per allenarsi e il sudore e l’impegno profuso nell’allenamento fisico e tecnico. Ecco quindi alcuni “trucchi” mentali per portare a termine le gare sfruttando il potenziale allenato.

  1. Parti da una corretta pianificazione degli obiettivi: fai delle uscite tarate sulle tue capacità, via via più impegnative per intensità o durata (chiedi consiglio ad un esperto per individuare l’obiettivo funzionale alla tua condizione fisica). L’importante è che ad ogni uscita venga rafforzato il tuo senso di efficacia: “Ce la posso fare!” (Locke, 1968)
  2. Chiediti: “Quello che sto allenando mi aiuta ad affrontare la competizione futura e in che modo?”. L’allenamento quotidiano è importante anche da un punto di vista mentale per prepararsi alla competizione. In allenamento è importante ricercare le parole da dirsi funzionali alle diverse fasi della gara e capire cosa aiuta a sviluppare un determinato allenamento dal punto di vista fisico e tecnico rafforza la capacità di autogestirsi poi in gara e conoscersi meglio.
  3. Qualsiasi gara tu stia preparando, dedica qualche allenamento alla progressione. È importantissimo da un punto di vista mentale sapersi gestire durante la competizione su qualsiasi distanza. Per fare questo studia le sensazioni durante l’allenamento. Esse costituiscono gli indici che ti permettono di capire se stai dando troppo o troppo poco.
  4. Allenati in gruppo. Durante la competizione non si è da soli. Quando ci si allena da soli il focus attentivo tende ad interiorizzarsi, amplificando le sensazioni di fatica. In questo modo correrai con il “freno tirato”. Se non ti alleni in gruppo, una volta partito per la gara, il focus attentivo si sposterà esternamente sugli altri corridori modificando le sensazioni a cui si è abituati in allenamento. In questa condizione potresti tirare più del dovuto esaurendo in breve tempo le energie prima del traguardo finale (Neideffer, 1993).
  5. Ultimo consiglio: visualizza! Utilizza e allena l’immaginazione per avere un aiuto in più. Per esempio, quando sei affaticato, immagina di avere un elastico nella tasca, estrailo e lancialo alla persona più vicina a te. Immagina di venire trainato dall’altra persona e la sensazione di essere portato avanti senza fatica (Paivio, 1985).

È arrivato il momento di stabilire il tuo primo obiettivo!

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