Il mistero di Cerere

Il mistero di Cerere

di Christian Lavarian

Da alcuni mesi la sonda Dawn, in orbita attorno all’asteroide Cerere, sta raccogliendo una grande quantità di dati scientifici su questo remoto oggetto del Sistema Solare, scoperto dall’italiano Giuseppe Piazzi nel 1801. Gli asteroidi rivestono molto interesse per la comunità astronomica: si formarono anch’essi, come i pianeti, 4,5 miliardi di anni fa ma rimasero geologicamente indifferenziati: significa che hanno mantenuto la stessa composizione geologica da quella remotissima epoca, diventando a tutti gli effetti dei «fossili» che raccontano molti aspetti altrimenti sconosciuti sull’origine del nostro sistema planetario.

Nelle prime settimane della sua missione la sonda Dawn inviò a Terra alcune sorprendenti immagini della superficie di Cerere, che evidenziavano numerose macchie bianche e brillanti, dall’origine misteriosa.

Dopo aver raccolto oltre un centinaio di queste immagini, gli scienziati del Max Planck Institute for Solar System Research sembrano avere identificato la natura di questo fenomeno.

Sotto la superficie di Cerere, almeno in certe aree, potrebbe esserci del ghiaccio d’acqua portato allo scoperto in seguito a piccoli impatti con altri corpi asteroidali: non è un caso, probabilmente, che il maggior numero di macchie bianche si trovi in corrispondenza di crateri da impatto. Oltre a ciò alcune immagini mostrano una debole formazione gassosa, come una specie di nebbia, presente sopra alcuni presunti depositi di ghiaccio: potrebbe essere vapor d’acqua che si forma quando la temperatura dell’asteroide, esposto al Sole, aumenta di molte decine di gradi.

Meravigliose immagini e video si possono vedere qui.

Cieli sereni!

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