Il Belgio e la sfida europea

Il Belgio e la sfida europea

di Andrea Coali

Vi scrivo questa terza pagina del diario dal mio monolocale a Bruxelles, quartiere della capitale belga, alla fine di un lungo weekend.  Finite le lezioni venerdì pomeriggio ho avuto modo di vivere appieno la cultura, la storia e i divertimenti che Bruxelles può offrire. Tra lunghe camminate, visite ai maggiori monumenti, aperitivi e nottate (con elevati sacrifici dal punto di vista del sonno) ho scoperto una città viva e dinamica, aperta al cambiamento e molto giovane. Domenica poi è stata dedicata ad una gita a Bruges, la cosiddetta “Venezia del Nord” per via dei canali che attraversano il suo centro storico come nella famosa città italiana. Inutile dire che il paesaggio visto è veramente spettacolare: se capitate a Bruxelles prendete un treno e andateci, perché veramente ne vale la pena.

Per quanto riguarda la parte scolastica, abbiamo avuto l’opportunità di visitare la Commissione Europea e di sederci attorno al tavolo dei Commissari durante un incontro con uno dei “ministri” europei, che ci ha parlato del funzionamento dell’istituzione e delle più importanti vicende di attualità comunitarie. Vedere il luogo in cui vengono prese alcune delle più importanti decisioni a livello europeo e potersi confrontare con uno dei protagonisti è stata veramente un’esperienza affascinante.

Parlando della situazione europea di questo momento, una delle idee che mi sono fatto dopo questa prima settimana di Summer School è che, da parte dei funzionari e dei politici comunitari, vi sia molto realismo e consapevolezza. La cosa non può che essere positiva, ma non vi nascondo che ho captato un certo pessimismo nell’aria, soprattutto per quanto riguarda la situazione della Grecia e lo stato di salute del progetto europeo. Le notizie di questi ultimi giorni non hanno poi fatto altro che confermare questa mia impressione… durante la seconda settimana avremo l’occasione di parlare della politica di coesione e di confrontarci direttamente con alcuni europarlamentari, quindi spero di poter approfondire il discorso e capire meglio se ci saranno spiragli per nuovi negoziati con lo stato ellenico. À bientot!

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