Teatro gratis per tutti? Meglio la lezione di Balasso

di Paolo Micheletto

Teatro gratis per tutti, un giorno all’anno, il 22 ottobre. È stato questo l’annuncio del ministro della cultura Dario Franceschini: la Giornata del Teatro, con eventi al mattino, al pomeriggio e di sera, riguarderà i tutti teatri sia pubblici sia privati, comprese le fondazioni liriche e i teatri di tradizione. «La mattina - ha spiegato Franceschini - gli spettacoli saranno riservati alle scuole, il pomeriggio e la sera a tutti i cittadini che vorranno. Stiamo ragionando su un meccanismo di prenotazione per non rendere ingestibile la giornata. La nostra intenzione è di ripetere l’iniziativa tutti gli anni. Certamente una parte delle persone che coglieranno questa opportunità dell’ingresso gratuito scoprirà la bellezza di andare a teatro e deciderà di continuare a frequentarlo».

La proposta ha sollevato diverse reazioni. Tra queste vogliamo segnalare la risposta di Natalino Balasso (autore, attore, regista, scrittore), intervistato dalla Stampa: «Fare teatro è un lavoro, dobbiamo smetterla di pensare che sia un hobby. Questa sarebbe la promozione del teatro? No, è la promozione della gratuità».

Anche Internet da anni promuove la gratuità: leggere le notizie è gratis, scaricare film e canzoni è gratis, ormai sembra tutto dovuto. Con il risultato di un impoverimento generale della qualità. Pagare per uno spettacolo è sacrosanto e rispettoso. Piuttosto sarebbe giusto un piano di incentivi per rendere il teatro meno «respingente», come dice lo stesso Balasso. Ma ciò che è gratis non ha valore.

 

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