Buoni consigli per non deludere gli altri

Buoni consigli per non deludere gli altri

di Lucio Gardin

La vita è un continuo compromesso tra quello che siamo e l’idea che gli altri hanno di noi. Indipendentemente da ciò che siamo, gli altri si creano su di noi (come noi su di loro) delle aspettative che è inevitabile deludere.
Si inizia da bambini quando non vogliamo deludere la mamma: «Vuoi fare come i figli del notaio Gargiulo che studiano e sono intelligenti e diventeranno ricchi, o preferisci andare a giocare a calcio tutto il pomeriggio che poi ti sporchi come un maiale e rimani ignorante per tutta la vita?». La risposta che vorresti dare è: «I Gargiulo saranno sempre più ricchi di me perché sono figli di un notaio e quindi diventeranno a loro volta notai e metteranno al mondo altri piccoli notai, perché i notai hanno spermatozoi da notai che qualsiasi ovulo fecondino daranno vita ad altri notai per tutto il loro ciclo riproduttivo. Quindi, io vado a giocare a calcio e mi sporco come un suino!», ma non puoi dirlo perché deluderesti la mamma, e allora dici: «Ok vado a studiare da notaio».

Poi diventi grande e arriva il momento di non deludere la moglie «La televisione non funziona.. il marito della Paola questi lavori li sa fare!». Ed anche in questo caso, seppure non sei portato ai lavori manuali per non deluderla rispondi: «Ok, passami il trapano», anche se in realtà il trapano è l’ultima cosa che ti serve per cambiare le batterie del telecomando. E quando finalmente sei riuscito a prendere le misure alla moglie, è già tempo di non deludere i figli: «Papà mi aiuti a montare la casa di barbie?». Personalmente ci ho messo due mesi per montare un tavolino dell’Ikea che mi veniva sempre con le gambe in su, e sarei stato lì altrettanto tempo se non fosse per mio nipote di tre anni che mi ha fatto notare che stavo leggendo le istruzioni al rovescio, ma nonostante ciò la aiuti a fare la casetta di barbie, casa che dopo il tuo montaggio assomiglia più al camper di Ken.

E poi arriva il tempo di non deludere i nipotini: «Nonno domenica la mamma vuole andare al lago, possiamo stare tutto il giorno da voi?». La risposta che vorresti dare è «preferisco vivere», ma rispondi: «Certo! Io e la nonna in quanto vecchi non abbiamo una mazza da fare. Ma due bimbi sono un po’ pochini per le nostre energie in esubero, perché non portate anche qualche vostro compagno di classe?».
Il problema quando deludi gli altri è che ti senti in colpa ma senza avere colpe. L’unico modo per uscire da questo gap è essere chiari con tutti. Io ogni mattina mi alzo e dico a mia moglie: «Oggi non ho voglia di aggiustare niente», poi telefono a mia figlia e le dico «papà è un incapace», e poi chiamo gli amici e dico «non fidatevi di me». Così gioco d’anticipo e li deludo io per primo. Ma senza sentirmi in colpa.

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