La patente per guidare i carrelli della spesa

La patente per guidare i carrelli della spesa

di Lucio Gardin

Non possiamo continuare a fingere che il problema non esista. È un atto di doverosa coscienza sociale affrontare e risolvere quest'incresciosa situazione che grava ormai su tutta la società moderna. Di cosa parlo? Credo sia arrivato il momento di istituire la patente a punti per chi conduce i carrelli della spesa.

Dopotutto, chi fa la spesa è già abituato a usufruire dei punti. La situazione è insostenibile. Solo nella giornata di ieri, cinque anziani sono stati beccati alla cassa contromano; per fortuna è intervenuto il direttore del supermercato. Li ha sottoposti all'alcoltest e sono risultati tutti positivi al purè di patate. Ma non è solo per gli anziani che la viabilità nei supermarket è al collasso; le corsie sono anche piene di ragazzini inesperti che si mettono alla guida dopo aver bevuto.

Credo sia il momento di alzare l'età degli aventi diritto a guidare i carrelli della spesa. Il problema è che oggi, chiunque può mettersi alla guida di un carrello, basta avere una moneta da un euro, col risultato che spesso vediamo carrelli pieni ma senza conducente che vanno a sbattere contro qualche anziana chinata per cercare di sollevare una confezione di acqua da 70 litri, e ivi rimasta a seguito di una «grezza» che l'ha fatta diventare una specie di monolite ricurvo a forma di anziana che cerca di sollevare una confezione di acqua da 70 litri. Istituendo la patente a punti avremo più controllo sulla viabilità e potremo disciplinare ad esempio quei pensionati che, pur non avendo niente da fare tutto il giorno, per passarti davanti iniziano a zigzagare come caprioli tra i carelli in fila alla cassa.

Si aggiunga che, per un'inestricabile legge divina, non esiste un carrello con tutt'e quattro le rotelle concordi sulla direzione da prendere (di solito tre terzi fanno la spesa con te e una vuole uscire nel parcheggio), e si ha il quadro della situazione. Senza contare che spesso sono anche miopi e non calcolano bene le distanze, e per sorpassarti vanno a sbattere contro lo scaffale. Scaffale che è fissato al pavimento da due bulloni arrugginiti. Bulloni arrugginiti che non resistono all'urto e si staccano. E lo scaffale crolla nel tuo carrello riempiendolo di centinaia di barattoli di pomodoro. A quel punto il pensionato ti fissa con aria dubitabondola e ti chiede se hai voglia di preparare un po' di ragù anche per lui che non ne ha il tempo, perché sta andando di corsa.

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