Immigrati e muri, Euregio inutile

Immigrati e muri, Euregio inutile

di Luisa Maria Patruno

L'Euregio non ha niente di originale da dire o da proporre. L'Euregio chiede - ad altri - di risolvere il problema. È questo il messaggio unitario che i tre governatori di Trentino, Alto Adige-Südtirol e Tirolo hanno trasmesso domenica al Forum europeo di Alpbach, con la Risoluzione che hanno consegnato a Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, sul tema dei migranti e profughi che attraversano o cercano di attraversare il Brennero. Come dire: pensaci tu, perché se l'Europa non lo fa è chiaro che l'Austria ripristinerà il confine. E come darle torto. È compito certamente dell'Europa affrontare la questione migranti e fare quello che i governatori dell'Euregio hanno chiesto - controllo dei confini esterni e redistribuzione dei profughi, per non lasciare sole Italia e Grecia, - ma questo è da mesi il tema centrale di discussione tra i Paesi dell'Ue, con l'Italia più interessata di altri a farsi sentire.

Che ora tre regioni di confine sollecitino Juncker perché temono di essere «invase» dai migranti, non è certo una presa di posizione che differenzi l'Euregio da qualsiasi altro territorio, che come primo pensiero ha quello di sbarazzarsi del problema scomodo. Ed è sconcertante come nella Risoluzione firmata anche dal presidente della Provincia di Trento, quale presidente dell'Euregio, non si esprima una netta contrarietà al confine al Brennero, che l'Austria è pronta a ripristinare per «motivi contingenti», come li ha definiti il presidente Mattarella a Pieve Tesino, ma si dà per scontato che questo possa accadere se non si troverà il modo di evitare flussi imponenti di migranti. D'altra parte, è il Tirolo il primo a non voler dire no al muro anti-migranti, che consente di lasciarli in Trentino e Alto Adige. Altro che considerare i confini «la peggiore invenzione dei politici», come ha detto il presidente Juncker proprio da Alpbach.

Ma allora, se non riesce a dire nemmeno «No al muro del Brennero», o sa dirlo solo se non c'è bisogno di alzarlo, perché l'Europa e gli Stati nazionali riescono a evitare il flusso di migranti, che cos'è questo Euregio? La realtà, purtroppo, la si è vista ad Alpach domenica. Il Tirolo è Austria e il Trentino e l'Alto Adige sono Italia. Questo viene prima di una collaborazione, che dovrebbe partire da ideali e visioni politiche e culturali comuni ai tre territori, ideali che forse non sono poi così forti. Più che regione europea modello per tutti gli altri, l'Euregio rischia infatti oggi di rivelarsi solo una sovrastruttura inutile, perché incapace di dare un senso al suo esistere. Dire no al confine del Brennero doveva essere - ma non è riuscito ad essere - il minimo sindacale di un'euroregione. Lo abbiamo dovuto sentir dire solo dal presidente europeo Juncker.

l.patruno@ladige.it
Twitter: @patrunoladige

comments powered by Disqus