Quinoa: il cibo degli Inca

Quinoa: il cibo degli Inca

di Francesca Baraldi

Gli inca la chiamavano «la madre di tutti i semi» e nel 2013 l’assemblea generale delle Nazione Unite l’ha consacrata il simbolo della lotta contro la fame, la povertà e la denutrizione: stiamo parlando della quinoa.

La quinoa è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Amaranthaceae. È originaria del Sud America dove viene coltivata da oltre 5000 anni fino a 4000 m di altitudine ed utilizzata ancora oggi per preparare piatti nutrienti e deliziosi. I maggiori produttori di quinoa sono Bolivia e Perù: per far fronte alla crescente richiesta sul mercato si è provato a coltivarla anche in altre zone, ma con risultati molto deludenti.

La quinoa grezza contiene elevate concentrazioni di saponine, molecole poco salutari per l’uomo, che conferiscono all’alimento un sapore amaro e vengono utilizzate dalla pianta come difesa. I semi, dopo la raccolta vengono lavati ed essiccati. Pur avendo caratteristiche nutrizionali simili a quelle dell’avena, dell’orzo, del riso ecc. non fa parte dei cereali, che infatti appartengono ad un’altra famiglia (quella delle Graminacee): per questo motivo la quinoa viene classificata come uno pseudo cereale insieme per es. a grano saraceno e amaranto. Esistono tre maggiori varietà di quinoa: rossa, nera e gialla.

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Tutte e tre possono essere utilizzate per la preparazione di piatti dolci o salati, in quanto la quinoa è molto versatile e si abbina bene con sapori differenti.
La quinoa può essere utilizzata anche dai celiaci perché non contiene glutine. Le sue proprietà nutritive sono molteplici: è ricca di carboidrati, fibre alimentari e proteine. Nella sua composizione sono presenti due amminoacidi essenziali (lisina e metionina) e alcuni minerali e vitamine tra cui magnesio, vitamina C e vitamina E.
100 g di prodotto apportano circa 350 calorie: presenta un alto valore saziante ed è quindi indicata per regimi dietetici ipocalorici. Inoltre, per l’elevato contenuto proteico viene utilizzata come cibo per gli astronauti.

Come praparare la quinoa? Prima della cottura è bene sciacquarla con abbondante acqua e poi metterla a cuocere per 10-15 minuti in una pentola contenente un volume doppio di acqua rispetto ai chicchi.

Uno spunto di ricetta veloce e sfiziosa.

A me piacciono molto le polpette che di solito incontrano il gusto anche dei più piccoli e adoro le insalate estive in cui mescolo la quinoa gialla con l’orzo e condisco il tutto con una ratatouille di verdure colorate e maturate al sole.
Non mi resta che augurarvi buon appetito!

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