Tempo di Oktoberfest

Tempo di Oktoberfest

di Francesca Baraldi

La birra è una delle bevande più antiche: si pensa che in Mesopotamia la prima traccia relativa al consumo di birra sia una tavoletta sumera di 6.000 anni fa che ritrae persone intente a bere una bevanda con cannucce di paglia da un recipiente comune. La birra, a quei tempi, era molto diversa dall’attuale: le fermentazioni erano spontanee, mentre oggi sono strettamente controllate per quanto riguarda i tempi, le temperature, e, soprattutto, i ceppi microbici utilizzati per la fermentazione. La birra è un alimento completamente naturale (solo acqua, malto d’orzo e luppolo, in base all’editto tedesco sulla «purezza» della birra del 1518), e insieme al vino è una bevanda parte della dieta mediterranea.

La birra può essere prodotta solo a partire dal malto d’orzo, o a partire da altri cereali: le birre pure, ad esempio di solo riso o di solo mais, devono dichiarare la loro fonte in etichetta (ad es. birra di riso o birra di mais). Queste birre «alternative» stanno avendo un notevole successo sia per le caratteristiche organolettiche, che esaltano particolari abbinamenti culinari, sia perché adatte all’alimentazione del celiaco.

«Chi beve birra campa cent’anni». Questo slogan, utilizzato a volte in modo inappropriato, ha un fondo di verità: la birra, infatti, è una bevanda ricca di sostanze nutrienti, tra cui spiccano le vitamine del gruppo B ed il potassio, contenuto in quantitativi più generosi rispetto al sodio (la birra, quindi, può essere consumata anche da chi segue diete iposodiche). La birra ha un potere calorico modesto, di circa 300-600 calorie per litro, conferitole non solo dall’alcol etilico, ma anche da proteine e carboidrati, presenti nella bevanda in piccole ma non trascurabili quantità. In virtù del basso tenore alcolico, fatta eccezione per le birre a maggiore gradazione, un uomo può bere fino a due lattine di birra al giorno (purché non assuma altre fonti alcoliche durante la giornata), mentre le donne non dovrebbe superare l’unità. Superati questi livelli di assunzione, il consumo di birra arreca più danni che benefici, con una gravità direttamente proporzionale al contenuto alcolico della bevanda.

I soggetti ai quali gli esperti sconsigliano il consumo di alcolici sono principalmente: i giovani di età inferiore a 18 anni, chi deve fare lavori in cui è richiesta molta attenzione (guida di autoveicoli), chi è in sovrappeso, chi è in gravidanza e in allattamento. Un prezioso accorgimento è quello di consumare la bevanda preferibilmente ai pasti e con moderazione, per ridurre la velocità di assorbimento dell’alcool. È comunque sempre consigliabile un consumo responsabile.

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