La sana alimentazione che allunga la vita

La sana alimentazione che allunga la vita

di Michele Pizzinini

In Trentino il numero dei centenari è più che raddoppiato in soli 15 anni. Solo fino 30 anni fa capitava raramente di arrivare a 100 anni, mentre oggi non passa giorno senza che il giornale non riporti un compleanno di questi super nonni che magari godono pure di ottima salute, come il colonnello Francesco Volpi, che si è permesso di festeggiare la bellezza di 103 anni con un volo sopra la città.

L’aspettativa di vita si è veramente allungata tantissimo, basti dire che per un uomo nato 5.000 anni fa arrivare a compiere i 20 anni era già un bel traguardo. Ancora nel Medioevo la maggior parte della popolazione poteva aspettarsi di vivere fino a 25 anni e solo alla fine del 1700 l’aspettativa di vita media era arrivata a 35 anni. Fino a circa 100 anni fa era soprattutto l’altissima mortalità infantile ad abbassare la media. A gran fatica, ai primi del ‘900, si era arrivati a superare i 45 anni, ma nel corso degli ultimi 100 anni l’aspettativa di vita alla nascita si è allungata di circa 40 anni. 5.000 mila anni per guadagnare 20 anni di aspettativa di vita e poi in soli 100 anni 40!

Voi penserete che questo incredibile balzo sia stato permesso soprattutto dai farmaci, ma non è così. Oggi si ritiene che la drastica riduzione di mortalità sia imputabile al netto miglioramento dell’alimentazione, ad una distribuzione di acqua potabile più capillare e soprattutto allo sviluppo di un sistema fognario in tutte le città. Le vaccinazioni di massa e l’arrivo degli antibiotici hanno dato un ulteriore contributo. L’arrivo di farmaci innovativi, lo sviluppo della diagnostica delle malattie sempre più efficace e l’avvento di una tecnologia chirurgica sempre più raffinata, ci ha permesso negli ultimi 30 anni di allungare l’aspettativa di vita di circa 7 anni. Dai primi anni ’80 ad oggi, ogni anno, guadagniamo circa 2 mesi di aspettativa di vita in più!

I bambini nati oggi in Trentino possono aspettarsi di vivere 80 anni i maschietti e 85 le femminucce. Il grande impegno per le future generazioni sarà quello di mantenersi in salute il più a lungo possibile per avere soprattutto una buona qualità di vita da anziani.
Oggi è importante sviluppare la consapevolezza che il nostro corpo è in grado di mantenersi in salute e non ha bisogno di essere curato se noi gli forniamo gli strumenti per difendersi e curarsi da solo. Già Ippocrate, più di 2.000 anni fa, diceva: «Fa che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo».

Per mantenere in salute il nostro corpo noi dobbiamo nutrirlo correttamente e ricordarci che anche il movimento è indispensabile ma mantenerlo sano. Ma questo non basta, è importantissimo avere anche un approccio mentale positivo, sereno ed equilibrato. Dobbiamo imparare a difendersi dallo stress quotidiano perché lo stress rende il nostro corpo molto più fragile e soggetto agli insulti esterni.

Dobbiamo avere uno spirito preventivo con uno stile di vita corretto ed attuando anche tutte quelle raccomandazioni che ci giungono dalla Medicina, quali eseguire quegli screening che ci permettono di fare diagnosi precoce di quelle malattie che purtroppo potrebbero capitarci al di là del nostro impegno.

Non fidatevi delle autodiagnosi e dei consigli del dottor Google che spesso banalizzano o enfatizzano i sintomi di cui voi non sapete valutarne l’importanza. Fidatevi dei consigli di un buon medico che possa fare le adeguate valutazioni e dare le interpretazioni più corrette dei vostri disturbi. Un medico che vi aiuti a cercare e a curare la causa di un vostro problema. Troppe volte noi interveniamo sui sintomi, anche quando essi sono semplicemente la modalità di espressione del tentativo del nostro corpo di difendersi.

Il classico esempio è la febbre. Troppo spesso ci spaventiamo di una febbre a 39°, in particolare nei bambini, e ricorriamo subito all’uso della Tachiprina per abbassare la temperatura, ma la Tachipirina calma l’ansia della mamma ma non cura la malattia del bimbo.

La stessa cosa succede con gli inibitori della secrezione di acido nello stomaco. Oggi gli antiacidi si consumano come se fossero caramelle. L’antiacido mi allevia un sintomo ma lo stomaco rimane infiammato da qualche causa che spesso rimane sconosciuta. Fatevi consigliare per un uso corretto anche di questi farmaci.

Utile potrebbe anche essere l’uso di integratori che permettano al vostro corpo di attingere periodicamente a quegli elementi, come sali minerali o vitamine, che non sempre vengono assunti in quantità adeguate. L’integrazione periodica permette al vostro corpo di avere a disposizione tutti gli strumenti di «autodifesa». Ricordatevi che il nostro corpo ne sa di «medicina» molto di più di quanto noi non gli possiamo insegnare. Le integrazioni vanno fatte a cicli, ad esempio un mese per un paio di volte all’anno.

Ma che l’integrazione non diventi un alibi per non fare uno stile di vita corretto, quello rimane il primo e imprescindibile elemento per un sano invecchiamento.

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