La “Gioiamara” dei Plebei apre la strada, anche con un video, al nuovo Ep della band lagarina

di Fabio De Santi

La tristezza ed il grigiume che l'umanità è costretta a sopportare a causa di una cultura sterile, un grigiume apparentemente superabile solo attraverso l’ebbrezza della festa inebriata dal vino. E' questa il senso di “Gioiamara” il singolo che il 26 aprile farà da apripista al nuovo cd dei Plebei "Gioiamara" annunciato per fine maggio.

Come ogni pubblicazione “plebea” che si rispetti, anche stavolta la band lagarina ha deciso di affidare la realizzazione grafica del singolo a Giulia Tarter, la pittrice trentina che in passato realizzò la copertina di “Eterna è la Tensione di clavicole ingranaggi e leve”, album de i Plebei ristampato nel 2016 per l’etichetta ferrarese “(R)esisto”. "Nell'attesa – spiegano i musicisti della band lagarina - del nuovo cd abbiamo deciso di pubblicare un pezzo alla volta affinché, la grafica di ciascun singolo potesse essere realizzata da artisti diversi, dunque la grafica del prossimo singolo sarà certamente firmata da una mano nuova". Intanto spazio al ritmo di “Gioiamara”: "Quella data dall'ebbrezza della festa inebriata dal vino è solo una gioia momentanea, di breve durata e quando finisce lascia sempre posto ad amara tristezza e sgomento. È solo gettando un ottimistico sguardo verso un futuro ideale che l’amarezza può essere esorcizzata, perché da nessuna parte sta scritto che l'attuale paradigma sociale non possa subire riforme".

Al momento i Plebei non vogliono anticipare i nomi degli artisti in gioco né il titolo dei prossimi singoli, ma invitano semplicemente il pubblico a godersi questo pezzo, presente su tutti i principali digital store, registrato e mixato presso il “Natural Headquarter Studio” di Ferrara da Michele Guberti e Manuele Fusaroli per l’etichetta Alka Record Label di Massimiliano Lambertini.

Pochi giorni dopo il lancio del singolo i Plebei rilasceranno anche un videoclip realizzato dall'artista trentino Dario Scaramuzza. Nelle immagini Scaramuzza ha voluto rappresentare, attraverso un’animazione tridimensionale, l’inconscio viaggio mentale di un viaggiatore mentre riposa nella stanza di un hotel. Nel video il pensiero del viaggiatore percorre la stanza come un caotico svolazzìo di insetti, mentre il testo della canzone si materializza nello spazio percorso dal pensiero stesso.

I Plebei, oggi Vincenzo R.Palombo, in arte Calogero fu Focaluci) voce Simon Coppolino(Zibbonio Berretti) fisarmonica, Mario Speziali (Cateno Erbolini). chitarra, Giosuè Parisi (Profezio Petris). Basso e Simone Oss (Scrimezio Genesio De Tibia II) alla batteria, sono una delle band più longeve della scena trentina. La loro carta d'identità parla del 1996 e da allora hanno messo in fila diversi album tra cui "Eterna è la tensione..." e "Velo S Velo" con un sound che parte dal folk per esplorare sempre nuovi orizzonti segnati da intense performance live dal sapore teatrale.

comments powered by Disqus